difficoltà proprio la scelta di ciò che 'non bisogna dire'; ed è pretesa eccessiva, in opere del genere, il voler fare la teoria politica delle elezioni, la storia elettorale d'Italia, la completa esposizione legislativa. Soprattutto quando le parti di carattere tecnico non sono illustrate da esemplificazioni capaci di chiarire l'ardua meccanica dei sistemi elettorali. Eppure, .il Luzzatto aveva lucidamente introdotto il problema del rap- .porto tra elezioni politiche e leggi elettorali, considerando in particolare l'opportunità di mantenere invariata la legge elettorale, per dar modo ai cittadini di rendersi pienamente conto del valore del proprio voto, senza derivare dall'adozione di un nuovo sistema. Questa esigenza della stabilità della legislazione elettorale è oggi ampiamente sentita, sia per gli innegabili vaQtaggi che ne verrebbero alla formazione di un consapevole e civile costume politico, sia perchè le variazioni nell'opinione del corpo elettorale possono essere misurate con esattezza solo quando i risultati siano stati ottenuti usando ogni volta il medesimo procedimento; cosi che è stata da più parti affacciata la proposta di circondare le leggi elettorali di garanzie c;:ostituzionali. E, di certo, la legge elettorale va considerata il primo ed indispensabile completamento di una costituzio11e democratica . .. ... Opportuna, quindi, ci è sembrata la •presentazione al pubblico italiano - proprio in occasione delle elezioni - di un libro che illustra con precisione l'importanza dei vari sistemi elettorali, quelli di Maurice Duverger, L'infi.uenza dei sistemi elettorali sulla vita politica (Roma, Cinque Lune, 1958); che già aveva destato tra noi qualche attenzione al suo primo apparire in Francia. Il Duverger - già lo si è accennato - ricorda che, nella materia da lui trattata, non è possibile determinare delle vere e proprie ' leggi ' socio- . ìogiche, per due ordini di motivi: anzitutto, perché cc non si può dire che un certo sistema elettorale determina una certa forma della vita politica, ma semplicemente che l'aiuta a stabilirsi, in quanto rafforza gli altri fattori cospiranti nella medesima direzione o indebolisce i fattori agenti in senso contrario »; e proprio la variabilità, e la non assoluta controllabilità, di questi altri fattori conferisce alle leggi enunciabili carattere di grande relatività. In secondo luogo, cc anche cosi limitate nella loro portata, vere e proprie leggi sociologicl;ie restano indeterminabili, nel nostro campo, perché troppo scarsi di numero sono gli studi seri e appro, fonditi nella materia ». L'aver circondato la trattazione di tante opportune 1-iserve metodologiche non ha costituito, però, un incentivo a circoscrivere l'ambito della ricerca, svolgendo soltanto quelle considerazioni che meno delle altre potevano prestarsi ai contrasti; anzi, ha indotto ad una maggiore copia di riferimenti storici e politici (illustrati spesso da un chiaro corredo . [126] Biblioteca Gino Bianco
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