Nord e Sud - anno V - n. 46 - settembre 1958

l'importanza di un fatto avvenuto per la prima v.olta quest'anno, che, cioè, la percentuale di voti comunisti nel Mezzogiorno contin·entale supera la percentuale degli stessi voti nel triangolo industriale: 22,6 % contro 21,5 % (ancora nel 1953 il rapporto era di 21,7 ~~ contro 22,3 %). Nè si può trascu-- rare l'importanza del fatto che in 22 delle 39 ·provincie settentrionali il PCI ha regolarmente subito diminuzioni in percentuali, che oscillano dal -- 4,3 ~/4 di Gorizia al - 3,6 % di Cuneo, dal - 2,5 % di Alessandria al - 0,3 % di Treviso, ma che solo in sette sono inferiori all'un ·per cento. E meno ar1cora si può trascurare l'importanza della constatazione che il solo guadag·no del PCI nel triangolo industriale ( + 0,1 %) sia un fatto delle campagne (contro il -· 2,1 ~/4 delle città), che parimenti nelle carnpagne sia meno accusato il regress.o che si constata nelle ,provincie cattoliche (- 0,6 % contro il -1,3 % dei capoluoghi di provincia) e che sia più forte il progresso che si rileva nelle provincie rosse ( + 0,8 % contro il + 0,2 % dei capoluoghi di provincia); e che, finalmente, è appunto dalle campagne che viene l'incremento nel Mezzogiorno ( + 1,2 % contro il + 0,2 % dei capoluoghi di provincia). Q.ueste non so110conseguenze di consolidamenti e di sviluppi organizzativi, ma di fatti più complessi e profondi: se il PCI è più forte nel Su,d che tra le élites operaie delle provincie a più alto livello indl1sl'riale, e se riesce a tenere meglio nelle campagne che nei centri cittadini, ciò vuol dire che alle grandi rivoluzioni economiche del nostro tempo si accompag11ano rivoluzioni sociali e politiche, che il processo di promozione del proletariato più evoluto dalla mitologia comunista alla politica democratica è veramente irreversibile e che, per converso, solo là dove mancano le condizioni di un tale processo il partito comunista riesce ad avanzare. . Per quel che riguarda le sinistre si deve mettere in evidenza un ultimo fatto: che la fluidità alla giuntura tra P·CI e PSI c'è veramente stata, ma che gli spostamenti non sembrano avvenuti nella direzione che la più parte degli osservatori aveva ·prevista. Era .opinione comune nei primi mesi del 1958che il _partitocomunista non sarebbe riuscito a superare la crisi di sfiducia che il rapporto Krt1sciov e i fatti d'Ungheria avevano prov.ocato, una crisi che aveva av.uto la più ampia ripercussione tra gli intellettuali del partito, ma che aveva in qualche punto colpito lo stesso apparato e che aveva dato luogo a fatti clamor.osi, come le dimissioni del senatore Reale e quelle dell'on. Giolitti. In più le elezioni amministrative del 1956 avevano . [10] Biblioteca Gino Bianco

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