nel palazzo comunale, sono tre. Una sola di questa ha una capienza discreta; le altre due sono molto strette ed igienicamente inadatte e sono state dichiarate pericolanti dal Genio Civile: lo sono tuttora per la continua infiltrazione di acqua, tanto che nelle giornate di pioggia si devono sospendere le lezioni. Ancora più grave è la situazione delle frazioni:· a Mandarola ci sono tre classi con 23 alunni; a Malivendi 3 classi con 25 alunni; a Dirupata 4 classi con 25 alunni; a Bosco ft1nziona una scuola sussidiata. Dovunque aule di fortuna; tugur1 stretti e malsani, pagliai. Nella situazione incerta in cui ancora si trova il vecchio centro di Canolo., dichiarato inabitabile, è naturale che le autorità resistano alle pressanti richieste di -costruzione di un edificio scolastico, rivolte dall'amministrazione com11nale.Intanto gli alunni si alternano nelle tre aule fornite dal comune; solo la 2a A fruisce di un'aula tutta sua che è di proprietà della -maestra. · L'inerzia degli organi amministrativi centrali si mescola all'incertezza degli stessi canolesi: anche qui m·olti avreb·b~ro voluto che il paese fosse ricostruito in località più vicina al territorio del Comune, in modo da non tagliar fuori dai luoghi naturali di lavoro i canolesi trasferiti. Altri, e pare siano i più, insistono per la ricostruzione totale di Canolo sui piani della Milea dove è sorto il primo n11cleo di palazzine; un altro tronco di strada, unendo Canolo Vecchia e Canolo Nuova risolverebbe il problema e romperebbe l'isolam,ento anche a nord, allacciando i due centri con la statale 111, Gioia Tauro -Locri. S~ queste perpl'essità e su queste prospettive gioca la pr.opaganda politica dei partiti, che nei centri di montagna è particolarmente accesa ed avvelenata da irancori personali e rivalità di famiglie e di gruppi, e si svolge in un clima di sospetto ed odio reciproci. Gli uni dicono: il governo vi ha dato le case e la strada; farà di più e più presto se voi gli daref;e i vostri voti. I denari sono stati spesi ma1 le - rispondono gli altri - e molta parte di essi è finita nelle tasche di maneggioni e galoppini elettorali della D.C. Chi viene a chiedervi il voto? Gli sfruttatori di ieri e di .oggi. L'amministrazione socialcomunista l'alluvione, nonostante l'impegno che i di rovesciarla. [118] Biblioteca Gino Bianco tornò al Comune anche dopo • • • suoi avv,ersar1rmsero per tentare
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