lontana dal paese natìo. In piccoli centri come questo i due partiti , maggiori che si contendono l'elettorato - il P.C.I. e la D.C. - non lasciano nulla d'intentato, dalla corruzione alla minaccia, per limitare al minimo le astensioni: 150 ca11olesi,residenti a Genova, son tornati a votare il 25 maggio; si dice che mdlte sezioni del P.C.I. di Genova abbiano volontariamente aperta una _sottoscrizione per fornire ai compagni i soldi del viaggio. Per la D.C. provvidero i Comitati Civici. Canolo sorge su un'altura a 17 Km. da Siderno: fino a qualche anno fa solo una mulattiera congiungeva i due centri; oggi è aperta al traffico una camionabile Siderna Marina-Anana-Canolo ed i tre paesi sono allacciati da un serv:izio giornaliero di autocorriere. Ma la strada esige una costosa manutenzione perché il fondo stradale è pessimo, e, quando piove, le frane ne bloccano alcuni tratti. Con l'apertura di questa strada Canolo ha rotto il suo isolamento ma non ha risolto il suo problema di fondo, quello delroccupazione: Siderno è un buon centro commerciale e scolastico, ma, come tutti i centri della zona sprovvisto quasi completamente di industrie, se si eccettl1a qualche fornace di laterizi e qualche raffineria) piccole imprese che occupano poche diecine di operai locali e , non sono certo in grado di offrire lavoro agli abitanti dei centri vicini. La pastorizia e l'agricoltura restano le attività dei canolesi, i quali rivendicano gli usi civici ed i vicini boschi. Subito dopo la fine della guerra una lunga vertenza impegnò l'amministrazione comunale contro una famiglia di proprieta·ri locali, gerarchi del regime, i quali andavano annettendo alle loro tenute porzioni sempre più vaste di beni comunali. I contadini ed i pastori risposero occupando le terre: anche gli stessi coloni dei proprietari difesero, in quell'occasione, il buon diritto della comunità. Ad uno di essi, che si trovava tra gli occupanti, si rivolse il vecchio feudatario apostrofandolo: << Credi di trovarti a Prestarola? >>(Prestarola è una località vicina, dove i canolesi vanno a fare la tradizionale scampagnata il giovedì dopo Pasqua - non il lunedì come negli altri centri). « Il voto vi avevo promesso, non la montagna>> rispose impassibile il ' contadino. La questione si trascinò ancora per qualche anno, ma alla fine un:a sentenza del Commissariato per gli Usi Civici di Catanzaro respinse definitivamente le pretese dei proprietar1 sui boschi. Due fratelli, i f'emia, fondarono le fortune del P.C.I. Uno di essi, insegnante elementare, era stato nominato sindaco di Canolo, all'indo- [115] Biblioteca Gino Bianco
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