I volezza ideologica,..il partito-guida della sinistra italiana, il Partito Comunista. Il PCI, su 527 mila voti di incremento in tutta l'Italia, ne ha guada- . gnati 211 mila in tutte le regioni centro-sett:entrionali e 259 mila nel Mezzogiorno continentale. La ' meridionalizzazione ' del partito comunista, che era già rileva.bile tra il '48 e il '53, resta un dato della lotta politica italiana: il PCI, se si guarda al ritmo dell'espansion·e, non è tanto figìio dell'industrializzazione e del capitalis•mo, ma è figlio del sottosv~luppo e dell'arretratezza economica. Non solo: ma lo stesso Partito Comunista ha guadagnato solo il 35 % del suo incremento nel suffragio nazionale (p,ari a 186 mila voti) nei capoluoghi di provincia, mentre ha guadagnato ben il 64,7 %, (pari a 341 mila. voti) nel resto della penisola. Dunque: non tanto partito del proletariato urbano quanto partito delle campa·gne. Di fronte a questi dati che riguardano i comunisti, quelli del PSI appaiono assai più regolari: su 749 mila voti di incremento ve ne s:ono 277 mila guadagnati nel Mezzogiorno, contro 330 mila guadagnati nelle regioni centro-settentrionali; parimenti più equilibrato è il rapporto tra l'incremento dato dalle campagne (51,2 % e 383 mila voti) e quello dato dalle città (48,8 % e 366 mila voti). Equilibrio che diventa ancora ·più significativo quando si tenga presente che il prevalere dell'a·pporto provinciale su quello cittadino è un fatto nazionale, sì1 ma che è dato dalle cifre meridionali (162 mila voti delle campagne contro 115 mila d,elle città, e in percentuali 58,5 % contro 41,5;~) e da quelle· delle provincie cattoliche (69 mila voti . delle campagne contro 40 mila delle città, e in percentuali 63,3 % contro 36,7'/4); ma che è capovolto nel triangolo industriale (101 mila voti delle città contr,o 23 mila delle campagn·e, e in percentuali 81,4 % contro 18,6 +) e nelle provincie rosse (68 mila voti delle città contro 39 mila delle campagne, e in percentuali 63,5· % contro 36,5 %). Certo il PCI aveva già tra il '46 e il '48 consolidato la su·a organi~za.. . zionc nelle regioni centro-settentrionali e nelle città; e gli anni successivi sono stati quelli dello svilu·ppo organizzativo rispettivam,ente nel Sud e nelle campagne, sì che i dati del 1958 trovano in parte _la loro spiegazione in questa conquista da pa~te comunista di zone che erano fino a ieri quasi vergini. In parte soltanto, però: e no11tanto perché a certi livelli, in certi · ordini di grandezza, i fatti organizzativi non possono avere un'importanza decisiva e sono d'abitudine tratti a rimorchio dai fatti politici; ·ma soprat-. tutto per le ragioni che si sono già sopra accennate. Non si può trascurare [9] .Bibliotec Gino I 1anco
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