l pubblici funzionari. La piccola proprietà borghese e contadina vi si è frantumata ma non p.olverizzata grazie alla minore pressione sulla terra dei membri della famiglia coltivatrice, molti dei quali trovano i mezzi per il loro sostentamento in attività impiegatizie od artigiane. E tuttavia, la mancanza quasi totale d'industrie rende incerta e precaria la vita econo - mica della zona, provocando, da un lato la costante fuga dalle campagne del bracciantato agricolo privo di terra ,1erso le città del triangolò industriale, dall'altro un generale disagio dell'agricoltura stessa, gravata dalle imposte e dai contributi unificati, impotente a realizzare quei pr.ofitti che il successivo sfruttamento industriale dei suoi prodotti le offrirebbe, contribuendo per un verso a dare stabilità economica alla categoria degli agricoltori e, per l'altr.o, a farle acquistare quella mentalità imprenditoriale e sociale che sembra, per ora, mancarle totalmente. Sul piai:o morale la instabilità economica delle classi medie si riflette in una deprimente carenza di indipendenza intellettuale e politica. Eppure ci sembra che qualche ritocco al quadro salveminiano di una piccola borghesia tt1tta asservita al partito governativo, pronta a barattare i vot i con l'influenza accordatale .nelle amministrazioni comunali, sia lecito oggi apportare; ci sem·bra, cioè, che anche in queste zone depresse si stiano metteI?-doin luce quadri di moderna borghesia, aperta ad una visione della vita e ad una concezione dello stato più moderne. Ma nei villaggi dell'interno il tempo pare essersi fermato. Se leggiamo la relazione di Gaetano Salvemini sulla istruzione popolare nella pro- - vincia di Reggio Calabria, che è del 1909, non possiamo non constatare con sg.omento come _lepiaghe di cinquant'anni fa perdurino incancrenite sul corpo sociale. Piccoli centri abitati, di due o tremila anime, arrampicati al declivio delle colline pre-aspromontane: erano villaggi di origine feudale, anteriori alle leggi eversive ed alla nascita della proprietà borghese, viventi a i margini del demanio regio o ecclesiastico; o aggruppamenti di pastori aspromontani che integravano i loro magrissimi redditi con la coltivazione di un piccolo campicello. Presentano oggi una fisionomia abbastanza unif.orme. Casette ad un piano, spesso con un solo ambiente, costruite con tufo e fango, la cui porta dà direttamente sulla strada: in questi abituri umidi e malsani vive tutta la famiglia, ricca solo di rampolli mocciosi e laceri che trascorrono gran parte della giornata, ab·ban - [104] . Biblioteca Gi o Bianco
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