Nord e Sud - anno V - n. 46 - settembre 1958

tanti che avevano nel 1953. Qui si palesa un fatto che noi avemmo occasione di rilevare già all'indomani delle elezioni politiche del '53: che, cioè,. ferme restando talune condizioni fondamentali di li1 bertà e di civile proo-resso, in t,utta l'Italia centro-settentrionale il blocco del!e sinistr,e aveva ~ ormai toccato i suoi limiti naturali e che, pertanto, in quelle regioni la sua sarebbe stata piuttosto un'ostinata difesa che una vittoriosa_ offensiva .. Contro i 266 mila v-otiguadagnati dalle sinistre in tutta l'Italia centrosettentrionale stanno i 451 mila voti da esse guadagnate nel Mezzogiorno• continentale; contro le flessioni che si s.onoviste nella prima sta nel secon<lo 1 \'aumento netto in termini percentuali: 2,2 %-Più forte in Campania (3,1 % e 140 mila voti), il rafforzamento del PC:J e del P1 SI è db:bastanza omogeneo in tutte le regioni meridionali, fatta eccezione p,er gli Abruzzi e il Molise ( dove, ad un aumento di 15 mila voti, non corris1 ponde alcun. au1 mento perce~tuale): 2,8 % (e 1.30 mila voti) nel Lazio; 2 % e 90 mila voti (in Puglia; 1,1 % ( e 16 mila voti) in Basilicata; 2,6 ~lo ( e 58 mila voti) in Calabria. Come la flessione dèl Centro-Nord era un fatto t1guale dappertutto, anche se variabile da regione a regione (dal - 3,8 % del Piemonte al + 0,1 % dell'Emilia-Romagna), così la crescita nel Sud è uguale • dappertutto: ed è, dunque, anch'essa co·nseguenza di cause generali e non di fatti locali. Questa cres.cita è, per così dire, il rovescio di una medaglia sul cui 'dritto' abbiamo segnato la stasi o la flessione delle sinistre: quella che porta all'aumento nel Sud e cioè la stessa logica che porta alla dimidiata capacità d'espansione nelle regioni centro-settentrionali: la relativa matu-- rità economico-sociale di queste si traduce in stabilizzazione delle forze politiche ed in flession·edelle volontà rivoluzionarie; laddove la depressione del Mezzogiorno ne fa ancora una zona di instabilità politica ed il campo ideale di sviluppo per movimenti che hanno vocazione di rivoluzionare la struttura politico-sociale del .paese (o che almeno affermano di averla) .. I dati contrastanti di queste ' due Itailie ' mostrano ancora una volta chiara. una verità che 110nsembra avere ancora trovato tutto il credito che merita: che, cioè, la sinistra marxista, la sinistra dei partiti che si vogliono nati dal seno stesso del capitalismo per dargli l'ultimo colpo', riesce ad espandersi solo in condizioni di arretratezza economica, •edunque in condizioni lon-- tane dal più moderno svilu·ppo capitalistico. Il fatto diventa a11corapiù evidente quand.o si consi1 deri il partito che si v-11olep, er forza numerica, per coIIlpattezza, e per superiore consape- . [8] Biblioteca Gino Bianco

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