Nord e Sud - anno V - n. 45 - agosto 1958

• • canale mitologico, una situazione poetica, insomma, « un mito r1atteggiato, con un margine di invenzione e di arbitrio» ? Zolla allarga del resto questa interpretazione orfica a molte altre situazioni del romanzo; tanto più che vede questo orfismo come << l'unica proprietà dell'uomo che lo sollevi sopra gli agglomerati perfetti di termiti e api, alle cui meraviglie egli' biecamente agogna>>. Anzi soggiunge: << Orrendo a pensare è lo smarrimento dell'uomo d'oggi, che considera l'orfismo un fiore del male, e non esita a reciderlo>>. Ma, valida per diversi aspetti,_ questa interpretazione non ci sembra sufficiente: se veramente in essa si esaurissero i significati di q11esto romanzo, Pasternak sarebbe un Pasternak più piccolo e m~no importante di quello che mostra di essere, e che è. Perché l'autore di Zivago è forse riuscito ad operare una rottura culturale importante: molti degli strumenti letterari di cui si serve sono ancora gli strumenti del decadentismo, e al decadentismo appartengono la sua for~azione e la sua esperienza di poeta lirico; ma egli è stato il primo a farci avvertire in questi anni qualche cosa di veramente mutato rispetto alla cosidetta << letteratura della crisi», alla mitologia del1' « assenza>>. È certo che << col romanzo di Pasternak siamo... fuori del pelago del decadentismo». L'aveva già scritto, più o meno, Guido Piovene: l'ha ripetuto Carlo Cassola (e successivamer1te, con pari entusiasmo, Guglielmo Petroni e Manlio Cancogni) nell'appassionato intervento che ha aperto il dibattito promosso dalla rivista Il Ponte ( cfr. N. 4, aprile, e N. 5, maggio 1958) intorno a questo straordinario libro. Al questionario (7 ) della redazione ha risposto anche Anna Banti, meravigliandosi della meraviglia da qualcuno espressa che uno scrittore in Russia abbia potuto scrivere e tenere « in serbo per tempi migliori un romanzo semiautobiografico dove la sua personalità poetica s'innestava naturalmente sul grande albero della vecchia narrativa russa», quando invece << la nostra esperienza c'insegna che dopo la dittatura fascista nessun romanzo sul tipo del Dottor Zivago ( 7 ) Il questionario de Il Ponte si articola su quattro ten1i: 1) Il Dottor Zivago, romanzo del secolo? 2) Il Dottor Zivago e il decadentismo; 3) Il Dottor Zivago e la tradizione russa; 4) Il Dottor Z1:vago e la tradizione sovietica. Ci ramn1arichiamo di non aver potuto registrare, al momento in cui concludiamo questa rassegna, gli altri interventi annunciati dalla rivista. [96] BiblotecaGino Bianco

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