Nord e Sud - anno V - n. 45 - agosto 1958

fini e sui mezzi, malamente realistica oppure surrealista senza convi nzione ... la mirabile 'ingenuità' di Pasternak fa l'effetto di una sopra vvivenza incredibile ... >>. Dicevamo dell'inopportunità del grande scrittore o magari, se vogliamo ripre.ndere un'altra espressione del romanzo, del << dono del fortuito» che mancava all'intelligenza e alla dura passione morale di Pavel Antipov, come manca alla brillante sagacia di molti scrittori normal i, anche se più intelligenti di Pasternak (ma i doni del poeta rifiutano a volte l'esprit de géometrie). Ci sembra che proprio da queste caratteristiche fondamentali, dall'essere Il dottor Zivago così poco un romanzo << moderno >>come << una buona parte dei libri che ci siamo abituati a leggere>>, sia stato ispirato l'entusiasmo di un altro acutissimo lettore , Guido Piovene, nella sua risposta all'articolo di Angioletti (cfr. La Nuova Stampa, 19 febbraio 1958). L'entusiasmo di Piovene, la sua avvertenza che questo libro sia il sintomo di un mutamento del << clima >>letterario, la sensazione che di fronte ad esso il linguaggio1 delle avanguardie diventi quasi di colpo lingua morta, si richiamano ai grandi temi rivissuti ne l romanzo con un vigore critico pari alla novità degli accenti: la natura , l'amore per il prossimo, la provenienza dell'uomo e il suo destino, l a critica e l'accettazione della società e dei suoi avvenimenti, l'amore tr a l'uomo e la donna, restituito alla sua dignita, castissimo •ecompleto. Siamo anche noi inopportuni e citiamo Péguy: << N è plus s'occup·er de ces grandes questions... - scriveva nel Cahier de la Quinzaine del 5 maggio 1900- c'est comme de fumer la pipe, une habitude que l'on -prend quand l' age vous gagne, où l'on croit que l'on devien,t homme, alors que e'es .t que i' on est devenu vieux. H eureux qui a gardé la jeunesse de son appétit métaphysique ». Zivago esige questa citazione, specialmente alla luce dell'interpretazione che Piovene ci suggerisce e che ripropone una conside - . razione diversa, giustamente positiva, del rapporto tra Pasternak e il su o paese, il suo tempo, il suo popolo, una più accorta valutazione della realtà sovietica, indipendenteme.nte dalle struttt1re che la governano. << La lettura del Dottor Zivag·o - conclude infatti Piovene - accentua in me qualche impressione, cl1e ebbi dal contatto diretto con persone che vivono oltr e la 'cortina di ferro'. Qualunque sia la loro opinione politica, tutti sono d'accordo che gli eventi rivoluzionari tra cui quella gente è vissuta no11 favoriscono una vita facile o spensierata... Si ha la sensazione perciò d i [91] Bibloteca Gino Bianco

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