crisi da cui essi hanno tentato ad ogni costo di uscire e da cui, in ce rto modo e per certi versi, sono usciti; una crisi finalmente che dà conto di come la D.C. del 25 maggio 1958 sia diversa, nel male come nel bene, dalla D.C. del 7 giugno_ 1953. I Cattolici devono ammettere - e quelli più intelligenti e spregiudicati ammettono - l'estraneità almeno relativa del cattolicesimo alla vita po litica italiana fino al 1919; e devono ammettere la singolare estraneità che lo stesso Partito Popolare, c1lmeno nell'ala più rigorosamente sturziana, eb be nei confronti dello Stato liberale. Appunto Luigi Sturzo potè dire ch e i popolari non si riconoscevano nello Stato liberale, e magari pensò, prima di accorgersi che la minaccia era uguale per tutti, che la distruzione di que llo Stato poteva perfino. essere un vantaggio. Anche se i leaders della D.C. ' ~ll'indomani del 1943 non parvero preoccuparsi molto di definizioni ideologiche, nel partito cattolico italiano restava l'eredità del P.P.I., resta va, cioè, quell'opacità nei confronti dello Stato, quella difficoltà a sentirse ne interamente rappresentativi .e comunque ad esserne partecipi allo ste sso pieno diritto degli altri, che avevano impacciato i popolari. Il ritmo f renetico della lotta politica fino al 1948 impedì che questo problema si ponesse come problema centrale della D1.C. (e, date le proporzioni di questa, come problema, piaccia o no, nazionale); i risultati della <<gran de paura » del 18 aprile, col dare una soverchiante maggioranza ai cattolici., / sfumarono di nuovo, seppure in maniera diversa, i termini della questione . Proprio perchè era stato per così dire plebiscitato, il partito democristia nn vedeva come cadere quel diaframma che s'era frapposto sempre tra se stesso e lo Stato, e quest'ultimo non era più un oggetto irraggiungibil e, insieme desiderato e detestato, ma una cosa posseduta. Certo la rapprese n~ tatività era precaria per la sua natura intrinseca; ma era un fatto: dal momento che lo « tenevano >>i cattolici potevano fare a meno di << occu .. pare » lo Stato. Semmai si poneva un problema di acclimatazione, di lenta conversione: la concreta direzione degli affari avrebbe dato ai democ ristiani quel senso delle istituzioni statali di cui mancavano; ed alla f ine essi sarebbero stati gli uguali di coloro che <<sapevano>>lo stato per d ottrina e per tradizione. E De Gasperi, consapevole delle difficoltà, con sapevole di quanto fosse gravoso il compito che era innanzi a lui e del pericolo per il paese nel dare a11chesolo l'impressione esterna di un gover no di soli cattolici, quasi che la scissione antica si ripetesse (oltre che p er [6] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==