, GIORNALE A PIÙ VOCI Ambiguità socialista Per •coloro che continuano a pensare, giustamente, che uno dei più gravi problemi del.la democrazia italiana è quello di una espansione sulla sinistra, .del pieno recupero a1 sistema democratico di forze politiche che fino a qualche tempo fa se n'erano esluse, per coloro cl1e continuano a guardare al Partito Socialista Ita_liano come ad uno dei punti-chiave dell'attuale schieramento politico, le elezioni del 25 maggio e sopratutto quello che dopo il 25 maggio è avvenuto nel PSI hanno portato piuttosto occasioni di amarezza che incoraggiamet?-ti all'ottimismo. Si è detto, infatti, da più 1 parti, e ;l'ha ripetuto lo stesso Nenni nella relazione al Comitato Centrale del giugno scorso, cl1e l'au• mento dei voti era un premjo alla politica autonoma del partito; conclusione troppo sem·plicistica, soprattutto quando viene da quello stess·o che alla vigilia delle elezioni, nella conferenza-sta,mpa ai giornalisti stranieri, ,aveva concesso ai comunisti proprio ciò che i comunisti volevano: non esservi, cioè, pei socialisti concreta alternativa politica senza il PCI. In ogni modo, il problema dell'aumento dei voti socialisti è assai complesso e chiede un discorso a sè: queLio che qui preme aggiungere, tuttavia, è che coloro i quali hanno ·votato per il PSI senza essere socialisti, ne.Ila speranza di accrescere la volontà dì movimento di quel partito, so110 stati già delusi e lo sara,nno ancora cli più in avvenire. Essi, infatti, hanno soltanto eletto qualche deputato sociali- -sta in più, ma non hanno impresso, o sembrano non aver impresso, un nuovo ritmo di movimento al PSI: quest'ultimo sembra restare inerte e pare aver bisogno di una levà per essere sollevato. Era a tale leva, o, per uscir fuori di metafora, a quell'articolazione dello schieramento politico italiano che sola era capace di stimolare il movimento socialista, di sollecitarlo, di costringerlo entro dighe sicuramente segnate, cl1e conveniva rivolgersi; era que1 lla articolazione che conveniva rafforzare. Ma ciò che delude di più l'osservatore desid'eroso di un qualsiasi mutamento è il tono della politica socialista. A più di un anno e mezzo dal famoso congresso ,di Venezia gli osservatori obiettivi non hanno potuto ancora com- [58]· Bibloteca Gino Bianco
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