sero, il suo sviluppo» (~01 ). N.on va poi dim-enticato che la ventata prote-- zionista investì allora un po' tutti i principali paesi d'E·uropa, ad eccezione dell'Inghilterra: anche se ciò non vale a scagionare gli autori della tariffa del 1887 degli errori commessi, vuoi nella parte tecnica di essa, vuoi nella scelta del momenrto della sua ap,plicazione, che, giungendo alla fine del trend espansivo degli anni antecedenti e alla vigilia delle gravi difficoltà provocate dalla guerra commerciale con la Francia, contribuì certamente ad aggravare la crisi gravissima dell'economia italiana in quei primi anni. * * * Nell'incontro fra il protezionismo industriale del Nord e quell'o granario del Su,d si è visto spesso lo sbocco del compromesso tra forze riv.oluziqnarie e borghesi del Nord ed elementi semifeudali del Sud, sul quale si era fondata la soluzione unitaria del 1860: nella quale affermazione v'è certamente una larga parte di verità, anche se poi il discorso vada articolato in modo. assai pitt complesso e sfumato di quanto solitamente non comportino siffatte semplificazioni. Ma nella sostanza il dazio sul grano aveva solo uno scarso effetto compensatorio rispetto alla preva1ente protezione concessa alle .industrie; e però dalla tariffa ,del 1887 venne colpita in particolar modo l'agricoltura, che vuol dire anche e sempre più il Mezzogiorno, danneggiato nelle sue esportazioni e costretto ad acquistare a un prezzo più alto i manufatti del1'industria nazionale, ormai esclusiva padrona di tutto il mercato interno. Peggiora dunque la ragione di scambio tra prodotti agricoli e prodotti industriali: e al tempo stesso si accelera potenLemente il processo di accumulazione capitalistica nell'industria, determinandovi un accelerato afflusso di risparmio a danno dell'agricoltura. << L applicazione del protezionismo industriale - scriveva il De Viti De Marco (202 ) - ha oggi ridotto la rendita e i profitti della terra più che non abbia accresciuto i profitti delle indu.strie; ed ha contrib11ito potentemente a storn.are i capitali che prima s'investivano nelle trasformazio11i agricole, per attrarli 11elle industrie protette meno feconde. Eppure oggi si dornanda credito agricole a bt1on mercato! E intanto si tiene in piedi ( 201 ) GERSCHENKRON, Osservazioni·, p. 57. ( 202 ) A. DE V1T1 DE MARco, La politica commerci'ale e i1 Mezzogiorno, nei vol. Un trentennz·o di" lotte politiche ( 1894-1922), Roma, 1929, p. 53. [47] Bibloteca Gino Bianco
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