tura, come cercavano di far credere le sempre più folte schiere protezioniste, sta di fatto che questi progressi della produzione vinicola e agrumaria non potevano compensare la crisi gravissima, di produzione e di prezzi, che aveva colpito gli altri settori; e ciò risulta evidente quando si guardi alla diminuzione generale della produzione lorda vendibile dell'agricoltura e degli allevamenti zootecnici (milioni di lire): Lire Prezzi 1938 Indici . 1938=100 correnti 1880 6191 28308 65,9 81 4811 23070 53,7 82 5612 26742 62,3 83 4996 25384 59,1 8-4 4816 25426 59,2 85 5285 25159 58,6 86 5650 26975 62,8 1887 4843 25916 60,4 (148) Mutava così, radical1nente, la funzione fin qui svolta dall'agricoltura nel quadro della economia nazionale. Se nel primo ventennio della unif icazione essa era stata il settore strutturalmente più ,dinamico, che con i suoi progressi aveva creato le condizioni per lo sviluppo di tutto il sistema economico nel suo complesso, adesso diventava il settore più d'ogni altro ritardatario, i cui problemi finivano per aduggiare la vita economica di tutto il paese. Venivano alla luce, ora, molte delle deb.olezze e degli aspetti aleatori che vi erano stati nella precedente espansione, dovuta in larga misura a una app1icazione intensiva di lavoro non sempre accompagnata da un adeguato impiego di capitale e da effettivi progressi tecnici, condotta con criteri troppo fissi all'utile immediato, e per nulla pensosi dei pericoli che una espansione disarmonica e sregolata avrebbe finito per presentare: d~etti tutti che non appartenevano solo al passato ma che continueranno ad operare nell'avvenire, come si scorgerà ad es. al tempo della crisi delle ( 148 ) SRNI pp. 203-204.Sui criteri seguiti nella costruzione di questa tabella, che riprende quella relativa agli anni 1861-80,vedi fase. prec. nota 35. [26] Bibloteca Gino Bianco
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