colosa per il paese e pel destino stesso della D.C.: ma lo scioglimento,. . cui essi pensarono, a quel che si sa, più di una volta, sarebbe intervenuto in enorme anticipo sulla maturazione della. situazione interna democristiana e avrebbe rischiato pertanto di essere inutile. · Naturalmente in un'atmosfera del genere di quella che si è tentato dr descrivere le questioni di temperamento personale s'intrecciavano, e pon potevano non intrecciarsi, a quelle politiche, sì che queste ultime prendevano un carattere assai più risentito. Pel gruppo di uomini che era vissuto per anni accanto a De Gasperi e che riteneva, soprattutto dopo la morte di lui, di essere l'interprete autentico del suo pensiero, il Segretario del partito faceva figura di nuovo venuto e quasi d'intruso: cosa intendeva, cosa poteva intendere, questo vecchio avversario, d_ella politica degaspe-- riana? Poteva solo abbandonarsi ad immagini barocche di dubbio gusto (si ricordi l'allegoria della ,1 edova e degli orfani) e dare ad intendere agli ingenui di essere l'erede designato. E in realtà il finalismo partitico, l'insistenza s111 <<sociale», il clesiderio di 1..1npartito omogeneo, ed anche la lenta formazior1e di un apparato e la conseguente espulsione da posti-chiave dj avversari, 11 fcrmazione nel partito <li u11'opinione devota e disciplinata che poteva perfino far ~entire, nelle assemblee e nei congressi, estranei antichi militanti popolari, stati poj leaders e magari anche segretari della l).C.; tutto ciò faceva per molti di Fanfani non solo un avversario pericoloso, ma quasi un 11emico personale. Pure i risentimenti sarebbero stati poco importanti se vi fosse stato 11naccordo politico: era la mancanza di questo, anzi la esistenza di un positivo contrasto di posizioni a rendere _più· difficili i rapporti personali. Il dinamis1no, la tende11za ad imp-orre le proprie tesi programmatiche e a dominare le strutture del governo, ~ono fatti naturali di un partito in ricostruzio11eorganizzativa ed in espansio11e; la immobilità, la tendenza a conservare la situazione senza rivoluzionarla politicamente, sono fatti na-- turali di un governo di coalizione che raggruppa insieme liberali e socialisti, tanto più se i primi hanno un'evoluzione in senso conservatore e sei secondi sono sottoposti al co11tinuo richiamo e ricatto di altri socialisti fuor del governo. Ecco perchè Fanfani e Scelba dovevano ineluttabilmente urtarsi tra loro: il Presidente del Consiglio mirava soprattutto a mediare le opposte esigenze delle sue ali e a conte11erle, mentre il partito democri-- "tiano era impaziente di imporre il proprio punto di vista sulle questioni [12] Bibloteca Gino Bianco
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