• distribuire i residui 215 milioni, che solo per 94.676.278 sono stati adibiti al trasporto tanto discusso. In altri termini, un enorme dispendio per il personale amministrativo, dis·pendio che incontriamo altrettanto pauroso nella gestione di un altro Ente, l'E.R.A.S., e questa volta ammesso per bocca del suo Presidente, Prof. Zanini, il quale, in un cc Libro Bianco » trasmesso il I7-9-1957 alla Presidenza della Regione Siciliana, riferisce che cc le spese generali su-.peravano di gran lunga il 50 % delle spese effettive, e ch,e il personale, di ben 2124 unità, era prettamente costituito da elementi non qualificati, che fruivano indiscriminatamente compensi per lavoro straordinario e missioni ». Sia come si voglia, le case non sono state costruite nel numero e con il ritmo necessari ad assicurare un vero appoderamento; e. le conseguenze si fanno e più ancora si faranno sentire. Un altro aspetto, forse non abbastanza considerato dagli osservatori, è quello che il profondo aumento nell'economia del Sud sta determinando almeno per ora una battuta d'arresto nel normale processo produttivo. Fino alla guerra, la grande prevalenza del fattore agricolo, (costituito almeno in buona parte dalla cerealicoltura a coltivazione estensiva e latifondistica) aveva consolidato uno stato di cose che bene o male - o più male che bene - faceva da base a tutta l'economia locale: la quale aveva per protagonisti il bracciantato; la piccola e piccolissima agricoltura contadina; la partorizia, l'affittanza, nei vari gradi di grandezza, la proprietà frammentata e misera, o vasta ed inetta, i collaboratori, sia fiscali che tecnici, la borghesia, cl1e in parte rilevante viveva raggrumata attorno all'agricoltura, e - direttamente o indirettamente - di questa, l'artigianato che sopperiva alle esigenze locali, in prevalenza agricole. Non v'era quasi trac- ~ia di i11dustria vera e propria. Tutto ciò ha subìto una tottissima scossa, che si è propagata fino alle radici: si sono avuti gli e&propri, ìa creazione di enti per le bonifiche, l'irrigazione, la trasformazione e quindi la riforma; in1missione massiccia di macchine; l'avvento di una nuova classe dirigente, ch'è politico-tecnico-amministrativa insieme; l'in,debolimento della posizio·ne tradizionale della prop,rietà terriera; l'avvio, sia pure per ora, timido, di correnti turistiche ... Ma al cc giro » del danaro, che un tempo era lento e stentato, ma certo, ancora non se ne è sostituito un altro; ma il flusso di salari e stipendi - se ha recato un nuovo benessere - non ha alcun carattere di stabilità; ma i nuovi ·proprietari lo sono soltanto di !1ome, chè manca loro, col titolo definitivo, anche l'abitudine alla ·proprietà, anche l'attitudine, anche il più [121] Bibloteca Gino Bianco
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