4) - Agevolaziorii e contributi dello Stato. Qualsiasi ente pubblico, consorzio, azienda speciale o associazione, può inoltrare richiesta per la concessione dei mezzi finanziari al fi11e di portare a termine studi, piani,. progetti diretti al riordinamento della proprietà fondiaria, al razionale sfruttamento dei beni agro-silvo.Jpastorali, alla ricerca di acque a scopo irriguo e ·potabile. ' La legge 991 delibera infi11e l'intensificazione della attività dell'Azienda di Stato per le foreste demaniali (mediante l'acquisto di terreni nudi o cespugliati), e l'estensione di particolari agevolazioni fiscali: tutti i territori montani sono esenti ,dall'i111posta fondiaria e da quella sul reddito agrario; quelli situati al di sopra dei 700 metri sul livello del mare sono esenti dal pagamento dei contributi unificati in agricoltura; infine i titolari di fondi rimboschiti o conservati regolarmente a bosco non sono tenuti a corrispondere la sovrimposta comunale e provinciale. Poichè la durata della legge, a partire dal luglio 1952, è di IO anni, è già possibile tracciare u·n consuntivo dei risultati del ·primo periodo di applicazione. Alla fine del dicembre 1956, co1ne risulta dalla relazione dell'ing. Alberto Camaiti al II Convegno dell'UNCElvI (Unione Nazionale Comunj ed Enti Montani), nel settore dei contributi ·per opere di miglioramento fondiario erano state assegnate somme per complessivi 18 miliardi e 499 milioni di lire, di cui 13 miliardi e 690 milioni per l'Italia Centro Settentrionale e 5 miliardi e 809 milioni per l'Italia· Meridionale ed Insulare. Si aggiunga, per il Sud, che la cc Cassa » ha stanziato fondi per un am,montare di 35,5 miliardi di lire, da destinarsi al miglioramento fondiario della montagna meridionale e che la legge speciale per la Calabria ha messo a disposizione - sempre ·per miglioramenti fondiari - 13 miliardi di lire. Giova rilevare come sono stati investiti questi stanziamenti di cospicua entità. Si può calcolare che il 55 % è stato impiegato per la costruzione di nuovi fabbricati rurali, o per il riattamento di fabbricati esistenti; che l' 11 % è stato erogato per la costruzione di acquedotti rurali; che il 6 % è stato assorbito dalle spese per opere di migliora.mento dei pascoli. La rimanente cifra è stata investita in spese per il miglioramento della viabilità, per l'installazione di linee elettricl1e, per sistemazioni idraulico-agrarie, per rimboschimenti ed impianti irrigui, per acquisto çli sementi elette e di bestiame selezionato. Nel settore dei mutui sono stati messi a disposizione 9 miliardi (7 miliardi e 246 milioni per il Centro-Nord e I miliardo e 754 milioni per il Mezzogiornò), impiegati in ragione delle seguenti percentuali: 46,3 % in opere edilizie; 22 % a beneficio dello sviluppo artigiano; 15 % in favore dello sviluppo del turismo; 9 % per la costruzione di nuovi caseifici, oleifici e cantine sociali. [113] Bibloteca Gino Bianco
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