incongruenze, o meglio anacronismi) (9 ) è dovuto all'intenzione di ampliare quanto più è possibile l'arco temporale, di congiungere .il 1903 al 1943 ». Pertanto - dice Fortini - « Zivago è l'intellettuale piccolo-bor-- ghese progressista del 1905 e del 1917 ma è già anche l'avversario dell'arte di stato dell'età stalinista e dei con1promessi morali (oltre tutto inutili) dei suoi amici Gordon e Dudorov; Strelnikov-Antipov è l'intellettuale estremista della Guerra Civile, ma anche l'uomo della ' vecchia guardia ' distrutta da Stalin>>. Assai penetrante è l'analisi di Calvino, che, prima di apparire nel n. 3 di Passato e Presente, costituì l'impalcatura, almeno in parte, di una conferenza tenuta da questo scrittore all'Unione Culturale di Torino. È una analisi che si svolge a un duplice livello, letterario e politico, abba- -stanza completa, quindi, e animata da una precisa volontà di compren .. sione e da un'altrettanto precisa volontà di distinguo. << Si può dire - afferma Calvino - che fino al bellissimo viaggio da Mosca agli Urali, P. .sembrava voler dar fondo a un universo in tutto il suo bene e in tutto il suo male, rappresentare le ragioni di tutte le parti in gioco; ma di lì in poi, la sua visione diventa univoca, non assomma che dati e giudizi negativi, un seguito di violenze e di brutalità. All'accentuata partigianeria .dell'Autore, corrisponde necessariamente un'accentuata nostra partigianeria di lettori: non riusciamo più a scindere il nostro giudizio estetico del giudizio storico-politico». Perché, secondo Calvino, ad un certo momento la prospettiva del romanzo si restringerebbe al punto di vista di Zivago-Pasternak, e calerebbe di intensità poetica. È una valutazione abbastanza personale e, per noi, non del tutto accettabile: né troppo importante, forse, nemmeno per Calvino, che in definitiva vede giusto a propo- .sito della collocazione storica del libro («Tecnicamente, situare Il dottor ( 9 ) Ecco una tipica incongruenza, riconducibile alla causa accennata dal Fortini. A p. 245 del libro si legge l'episodio di Zivago che soccorre un tizio vittima di una aggressione di malvimenti, in una buia strada di Mosca. 11 testo continua: « Era un noto uomo politico. Il dottore lo curò e in lui ebbe per molti anni un protettore che a quell'epoca piena di sospetti e paure, lo salvò da più di una . difficoltà». Di questo protettore non si troverà più traccia nel romanzo, ma la sua figura potrebbe adombrare, trasportata in anni più recenti, quella di Stalin che effettivàmente sembra che protesse e aiutò il Pasternak, nonostante la sua posi- , zione non propriamente conformista. [103] Bibloteca Gino Bianco •
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