Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

Sassolini in piccionaia Non riesco a comprendere quali ragioni abbiano indotto il dr. Alberto Spaini a ergersi arbitro in una polemica intorno all'Accademia dei Lincei, nella quale, circa un anno fa, mi trovai di fronte un -giovane giornalista democristiano, altam,ente commendevole per il suo generoso e coraggioso amor fraterno, non egualmente commendevole per le sue facoltà razionatr~ci e per la sua condotta polemica. Vi riesco tanto meno in quanto, ch'io sappia, lo Spaini non ha partecipato mai, neppur da spettatore, alla vita delle accad~mie italiane: ragion per cui, di quella ormai vecchia e superata polemica, parla per lo più a orecchio e, peggio,- mostrando di non aver punto capito lo scopo vero, non cultur~le, ma eminentemente pratico, cui mirava il mio contradditore. E si che costui non ne aveva fatto punto uri mistero! - È giunto il momento - egli scrisse tra l'altro - di sottrarre ai Lincei l'amministrazione dei cinquanta e pii1 milioni annui di cui dispone la fondazio-ne che prende nome da Antonio FeltrineJli. È giunto il momento - egli soggiunse - di affidarla a un sindacato, di cc scrittori », cioè di autori di scritti d'invenzione. Giacché costoro - conch.iudeva quel tale - molto più dei troppo vecchi, , troppo antiquati e trop,po ramminchioniti Lincei, posseggono quanto occorre per conferire con intelligente equanjmità due premi annui internazionali, di venti milioni ciascuno, e due nazio,nali, ciascuno di cinque milioni, ai più · provetti cultori non soltanto di lettere, ma altresì di scienze morali e storiche, di scienze fisiche, matematiche e naturali, di arti, 1 persi110 di medicina. I Dat~ che il dr. Spaini mostra di no,n aver la ·p,iù lontana idea di tutto questo, mi torna assolutamente impo,ssibile procurarmi l'onore di discutere con lui. Mi capiterebbe certamente di sentir dare alla mia domanda cc Donde vieni? » la class1 ica risposta « Le so·n cipolle ». Sola cosa possibile è richiamare l'attenzione del mio nuovo contraddittore su tre dati di fatto e trar da essi una più che ovvia conclusione. I. Sin dal 1944 Benedetto Croce, al quale i Lincei, soppressi in malo modo dal fascismo, dovettero 1a loro resurrezione, si mostrò avversissimo alla · proposta di aprir le porte di palazzo Corsini anche a poeti, romanzieri, novellieri, ecc., nonchè a pittori, scultori, architetti, musicisti, insomma ·ai cuJtori di quelle che nel buon tempo antico si chiamavano arti belle. 2. Sin da a1lora il medesimo Croce, in conformità non solo a un principio fondamentale della sua filosofia, ma altresi a un principio ispiratore della sua azione politica, riuscì a far trionfare la ben diversa proposta: che alla classe di Scienze morali, storiche e filologiche convenisse aggiungere una nuova categoria, riservata non ai cultori, bensì ai critici della poesia e delle arti. 3. Gli argomenti di cui mi sono avvalso nella mia polemica sono, uno per uno, precisamente i medesimi fatti valere sin dal 1944 da Benedetto Croce. [92] Bibloteca Gino Bianco •

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