i11geg11eria.e 17 del gruppo economico. Di questi giovani, 191 risult~no laureati a Roma, 69 a Napoli, 54 a Bologna, e gli altri 140 in 19 sedi universitarie diverse. Considerando poi che il costo di 4 anni di studio universitario da farsi fuori sede è in media di 1.070.000, si può vedere quale emorragia di capitale subisce la regione per inviare i suoi giovani a studiare fuori sede. / Attualmente funziona ad Aquila un Istituto Superiore di Magistero che è stato pa1ificato con decreto 9 agosto '56 e conferisce lauree in materie letterarie e in pedagogia, nucleo di altre istituzioni di alta cultura, quali un osservatorio astronomico e un Istituto di Geofisica. Oggi the tutti sentono il bisogno di qualificarsi per progrtdire nella vita, occorre aumentare 1 le scuole di indirizzo tecnico-scientifico ed orientare i giovani verso questo tipo di studi; ma dovere precipuo è quello di eliminare del tutto l'analfabetismo, indice gravissimo di depressione sociale. Un paio d'anni fa profonda impressione destò un'inchiesta condotta da un settimanale suJJe condizioni della scuola elementare in alcune zone montane dell'alto Abruzzo. L'inchiesta richiamò l'attenzione sulle penose condizioni di vita di quelle popolazioni, che la miseria e la disperazior1e costrin- ,gono a scendere a valle. Vènute meno due delle secolari risorse delle monta gne alJru1zesi --- ii bosco e il pascolo - le popolazioni montane hanno .accentuato il loro esodo nelle vallate o verso l'estero (tanto per rimanere nell'ambito abr:r11ese, si calcola che dal 1871 ad oggi oltre 30.000 persone ·della provincia di Aquila siano emigrate altrove) o hanno cercato di allargare i sen1inativi a scapito del bosco, aggrava·ndo talvolta quel disordine idrogeologico cl1e è ia causa ·prima della sterilità in alto e delle alluvioni in basso. In cintJlte zone agrarie dell'Abruzzo montano si è regtsLcato nell'ultilno secolo il seguente regresso demografico: Valle del Gizio e Basso Sagittario Vallata del Tirino Basso Atemo Altopiano di Ansidonia e Navellj Rocca di Calascio 6,7 % 14,3 % 14,8 % 16,5 % 20,5 % Queste z-0ne sono da classificarsi (insieme alla Vallata Subequana dove la. popolazione è cresciuta soltanto del 10 %), quali le più depresse d'Italia, il reddito medio aggirandosi intorno alle 100 ·mila lire. Nella Vallata de] .Sangro e nell'Altipiano delle Cinque ì\!Iiglia, poi, la ·popolazione non è ,cresciuta nemeno del 10 % in conseguenza della decadenza dell'industria armentizia altra causa importante della situazione attuale. Secondo dati attendibili nel 1952 passarono dalla sola provincia dell'Aquila in Puglia ·4.471.496 pecore e 96 mila animali grossi, sui quali la Regia corte introitò [87] ·Bibloteca Gino Bianco /.
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