Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

grazione (Altopian,o di Roccadimezzo, Altopiano di Ansidonia, Rocca Calascio ecc.). Il fen·omeno di tale spopolamento non si spiega soltanto con la frammentazione fondiaria (connessa con la dispersione dei cc fazzoletti di terra», accentuata dal sistema successorio che provo1ca ogni anno ulteriori frazionamenti)· o col venir m,eno di altre risorse quali i boschi e i pascoli, ma con l'abbandono definitivo dei luoghi d'origine da parte delle giovani forze di lavoro. È chiaro, infatti, che una. volta conosciuti nuovi paesi e nuovi asp,etti della vita, meno amari e stenti, sempre più raramente si desideri tornare dove l'esistenza è difficile ancorchè forte sia l'attaccamento alla terra natia. Nè si può negare a questi giovani - di massima intelligenti e laboriosi - l'aspirazione a migliorare il livello di vita, il diritto alla istruzione (solo il 6,2% degli abruzzesi possiede un titolo di stu.dio superiore a quello elementare) o alla casa (una stanza per 1,5 abitanti, di cui il 50 % circa ·sono sprovvisti dei servizi igienici più elementari). Ecco che abbiamo toccato un altro aspetto doloroso del ·problema; quello dell'istruzione che è strettamente connesso col ,precedente. Sulla basr dei dati del censimento del 1951 si rileva che la percentuale degli a.nalfabeti in /-1.bruzzoe Molise è d~l 19,35 per cento, mentre complessivamente in Ita lia è del 12,90 per cento. Ma, accanto a questo dato di per sè piuttosto depri1nente, vi è un altro dato che impressiona: rispetto alle persone censite, fornite di licenza di scuole elementari, il 42 ·per cento no·n ha alcun titolo di studio ed è molto probabile che si tratti di semi analfabeti. Oggi molto si cerca di fare per aumentare il grado di istruzione in Abruzzo, ma tutto il lavoro che si sta svolgendo non •può approdare a risultati cospicui, se non si cerca di in·dirizza:re i giovani verso studi pili congr11i ailo sviluppo dell'economia abruzzese. Infatti il gruppo dei ce11siti, forniti del titolo di scuola media, è del 3,2 per cento; ed un confronto 111olto interessante è quello che si può fare tra la percentuale delle persone laurec1.te che è dello 0,6 ·per cento e quella delle persone fornite di titolo di scuola media superiore, tecnica, professionale ed artistica che è del pari dello 0,6 per ce11ro. Forte è ·poi la sperequazione fra le necessità locali e il tipo di qualifi. cazione scolastica scelta ·dagli alunni, in parte do,vuta anche alla mancanza di un'Università abruzzese. Questa assenza rappresenta un ostacolo a~la specializzazione tecnica dei giovani studenti, poichè la tendenza a inserirsi nei corisi universitari che no,n imp,Iica:no ]a frequenza obbligatoria, e quindi conse11tono di risparmiare le spese di •permanenza fuori casa, allontana molti giovani preparati dalle facoltà scientifiche, aumentando cosi il numero dei !aureati nelle scienze umanistiche. Così, nell'anno accademico '52-'53, i laureati provenienti da famiglie residenti nell'Abruzzo e Molise sono stati 454, di cui 104 del gruppo scientifico; 103 del gruppo giuridico; 92 del gruppo letterario; 82 del gruppo di [86] Bibloteca Gino Bianco

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