Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

adatta per un incontro con gli organismi economici baresi; ed infatti le maggiori obiezioni alla « nuova città », le maggiori preoccupazioni per il nuovo avvenire, e le richieste di un più vasto coordinamento, sono partite dagli ambienti dei più qualificati organismi economici cittadini: la Camera di Commercio e la Fiera del Levante. La sorridente ostinazione co11 cui esigenze e richieste sono state eluse possono allora far sospettare che l'ahi- -lità nell'eludere -gli argomenti pìu scottanti ed impegnativi fosse puramente casuale e che in effetti, di fronte al dilagante timore di una pianificazione che comporterebbe anzitutto un riesame delle strutture economicosociali, ci si sia anche questa volta preoccupati ·di affidare gli incarichi di maggiore responsabilità a quelle personalità che potevano presentarsi come le più innocue. · Quindi l'iniziativa· CEP di Bari si presenta fin d'ora come una occasione perduta: ma chi accuserà la perdita non saranno soltanto le faniiglie .costrette ad iscrivere 11ei loro bilanci -un grosso capitolo per trasporti pubblici; non saranno soltanto gli abitanti esiliati lo11tano dalle occasioni di · _guadagno e _di lavoro; ma un'oasi di depressione e di isolamento alle .soglie della città graverà con tutti i suoi effetti negativi sull'avvenire, sull'ambiente, sulla coscienza civile di Bari e del suo territorio. MARCELLO FABBRI Formatività e integrazione culturale Un tempo si facevano sottili distinzio11i teoriche tra materie dette formative e materie dette infor1native. l\!Iolto ci sarebbe da discutere sul .concetto di « materia », molto ancor più c'è da discutere sui concetti cli « formatività » o « inforn1atività ». Per -materie formative, nelle suddette distinzioni, si intendevano quelle materie capaci di portare gli alunni a un livello di maturità; per materie· informative si intendevano quelle materie buone solo a riempire le teste di alcune cognizioni provvisorie che non impegnavano sostanzialmente il destino della persona, ma che .esigevano una s,pecie di sospensione disumana. Non si capiva peraltro che, posta in questi termini la questione, bisognava escludere assolutamente ogni materia informativa, visto che il fine ,di ogni educazione è appunto la formazione o maturità. Che la distinzione fosse fatta coincidere con l'altra, di materie umanistiche e materie scientifiche, è facile pensare. Le discipline scientifiche .soffrivano di non so che complesso di inferiorità di fronte alle loro sorelle • • • .magg1or1: questo proprio nel secolo detto della tecnica e della scienza! [80] Bibloteca Gino Bianco

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