della destra clericale, economi·ca e... e chi p-iù ne ha più ne metta. Si tratta, perciò, di tradurre in termini di riforme polz.tiche questa richiesta sacrosanta della restaurazi·one della di·gni.tà dello Stato (riforme politi.che, e cioè testi legislativi su tutte le materie che si rz·tengono interessate, dalla scuola al regolamento degli interventi ecclesiastici· nelle lotte po~itiche) e di promuovere tali ri"f orme con tutte le forze. Proprz·o perchè ,:l problema è della massima ·importanza e va risolto subito, la strada migliore non è certo quella che porta a constatare una propri"aastratta superi'orz·tàal paese o a prepararsi psicologicame11te alle congiure da carbonari. Quando un anno fa indicammo quelli che a nostro gi·udizio erano i problemi fondamentali del paese constatammo anche la dislocazi·one della m.aggioranza parlamentare che nel 1954 s'era posto un sz·mile programma e suggerz'mmo che si avesse il coraggio di· andare al paese, per chiedergli ' una maggioranza per tale politica. Ora le elezioni hanno avuto luogo e nel Parlamento · liberamente eletto v'è, sembra a no-,:,una maggi·oranza per questa politica, una maggioranza di· centro sini·stra. Si può governare in Italia per cinque anni· senza essere sottoposti alle i'mposizioni· della destra economi·ca e si può fare una grande poli"tica, che dz'a mano a risolvere problemi· decisi'vi della vita nazionale. Il tempo non è più, a nostro giudizio, per le attese, per le manovre, per le scomuni·che. Il paese chiede azione, ed· azione subito. [6] Bibloteca Gino Bianco
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