Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

già aver passato il suo climax. L'irrigidimento sovietico delle ultime settimane sembra rafforzare la posizione di coloro che hanno ritenuto, nei mesi passati, che fosse un errore adagiarsi nell'opinione che si potesse raggiungere un accordo sul disarmo con i russi. Salvo miracoli, si va a rapidi passi verso il possesso delle armi atomiche da p~rte dei Paesi ·europei, in particolare della Germania e della Francia. • Non si può negare che questa decisione, sebbene ormai inevitabile, comporti il rischio ~he, con la crescente diffusione del possesso delle armi atomiche, ogni conflitto locale possa trasformarsi in un conflitto atomico e dilatarsi avvampando in una gu~rra mondiale. Si ricorre spesso al1' esempio della Germania, di cui si temono azioni avventate verso Oriente, nel tentativo di realizzare l'unificazione; si potrebbe pensare allo sbarco di Porto Saic;led al conflitto tra Israele ed Egitto per capire i pericoli che il mondo avrebbe corso se il potere atomico non fosse stato a quel1' epoca detenuto in Occidente solo dagli anglo-americani. C'è un solo modo di ridurre il pericolo: occorre affidare il potere atomico a un'Autorità federale europea. Se ci si vuole garantire dal pericolo che uno dei Paesi europei faccia uso delle armi atomiche in un momento di esasperazione e di isterismo, è necessaria l'esistenza di un potere federale che controlli e decida l'uso delle armi stesse in tutti i Paesi europei. Coloro che hanno fatto esperienza della battaglia per la C.E.D. sentono già levarsi l'accusa che si vuole costruire l'Europa in funzione d~ guerra, e di guerra atomica. Ma- questa accusa è insulsa. È insulsa come era assurda l'accusa che la C.E.D. volesse un'Europa militarista, asservita al bellicismo tedesco-americano. Come ai tempi della C.E.D. i federalisti ammonirono che l'alternativa all'esercito tedesco integrato nell'esercito europeo non era la Germania disarmata, ma la ricostituzione della Reichswehr tout-coitrt~ così oggi i federalisti hanno il dovere di proclamare che l'alternativa al potere federale europeo di controllo sulle armi atomiche non è il disarmo voluto dai pacifisti, ma il riarmo atomico dei singoli Paesi. L'Autorità europea che i federalisti chiedono non sarebbe solo un formidabile passo in avanti sulla strada della Federazione Europea, ma costituirebbe anche la chiave per la soluzione dei controversi problemi strategici che abbia1110sopra discusso. Un potere atomico federale europeo potrebbe, infatti, da t1n lato permettere un'organizzazione [70] . Bibloteca Gino Bianco

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