scoraggiare la intenzioni aggressive russe, a meno che il Cremlino non fasse deciso a rischiare la guerra totale. Si giunge così alla Conferenza della NATO a Parigi, nel dicembre del '57. Il Governo americano chiede l'impianto di rampe di missili in Europa: gli europei (salvo gli inglesi, che già avevano accettato questa richiesta americana nella Conferenza delle Bermude, in marzo) chiedono di guadagnare tempo. Si sta, intanto, scatenando in Europa la campagna pacifista ed anti-atomica. Paradossalmente lo stato d'animo degli europei aveva trovato la sua espressione migliore nelle parole di un americano, George F. Kennan. Nelle Rei'th Lectures, tenute alla vigilia della Conferenza della NATO, l'autore della teoria del containment si era fatto portavoce dell'opinione che: a) la corsa al riarmo porta al suicidio universale; b) occorre quindi negoziare con l'U.R.S.S.; e) non si può sperare di trattare e risolvere i problemi generali, ma si devono invece affrontare questioni particolari ben definite; d) la smilitarizzazione della Germania, della Polonia e della Cecoslovacchia è la meta da perseguire nella prima fase dei negoziati; e) bisogna intanto impedire il diffondersi del possesso delle armi atomiche sul continente europeo e dilazionare l'impianto delle rampe per i missili. Sebbene le idee di Kennan. non fassero del tutto originali e sebbene persino il Times - che pure dette il più ampio rilievo all'opinione dell'ex diplomatico americano - sottolineasse in un editoriale alcune delle grossolane ingenuità in cui era caduto Kennan, tuttavia l'eco che le sue conversazioni hanno avt1to in Europa era chiaramente sintomatica di una atmosfera molto diffusa, ostile al riarmo ed incline ai negoziati, sconvolta dalla prospettiva imprevedibile di una gara senza soste per la supe- . . ' . . r1or1ta atomica. Dieci giorni dopo la conclusione della Conferenza di Parigi, il New York Herald Tribune pubblicò un lungo editoriale, che era un vero e proprio grido di allarme: << The danger of z'solationi·smin Europe >>, in cui si soste~eva che il punto di vista degli europei era stato profondamente trasformato dal lancio. dei missili intercontinentali russi, poichè l'esistenza di tali missili fa degli Stati Uniti una specie di trincea avanzata, liberando l'Europa dalla triste prerogatiya avuta in sorte finora. A partire da questo momento, la scena europea ed occidentale è dominata dal dibattito sul riarmo atomico. Si può dire con una certa [67] Bibloteéa Gino Bianco
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