l'Elba, che avrebbero dovuto sostenere il primo urto sovietico; e la << spada)> era data invece dal SAC (Strategi·c Air Command), dal deterrent • atomico. Tuttavia, data la lentezza con cui si venivano formando le divisioni della NATO, tanto le classi dirigenti quanto l'opinione pubblica hanno sempre nutrito profondo scetticismo sul valore dello « scudo )) ed hanno riposto in generale le loro speranze nella « spada)>. Contemporaneamente, mentre l'obiettivo fissato dalla Conferenza della NATO a Lisbona - l'apprestamento di trenta divisioni convenzionali - si rivelava rapidamente irraggiungibile, prendeva quota, a partire dalla riunione della NATO del 1954, l'idea che bisognasse riunire anche lo « scudo )) di armi atomiche. È questa situazione generale di scarsa preparazione militare (non si dimentichi che Acheson chiese il riarmo della Germania alla riunione della NATO a Washington, nel settembre del 1950, e che l'U.E.O. fu varata solo nel 1955), sommata all'esperienza della guerra di Corea e del conflitto indocinese, che prepara e spiega la dottrina della << massive retaliation )> di J ohn Foster Dulles. Nel gennaio del 1954, il Segretario di Stato annunziò una nuova concezione strategica, elaborata, secondo la sua affermazione, dalle autorità militari e civili ed approvata nel Natio1ial Security Council dal Presidente Eisenhover. Ecco nelle parole di Poster Dulles il succo della nuova strategia. « Fino a quando i concetti fondamentali della nostra politica non erano chiari, i nostri capi militari non potevano fare le scelte necessarie nel costruire il nostro potere militare. Se un nemico poteva decidere tempo, luogo e metodo di guerro - e se la nostra politica doveva rimanere quella tradizionale di affrontare l' aggressione con opposizione diretta e locale - allora noi dovevamo essere pronti a combattere nell'Artico e nei Tropici; i.µ Asia, nel Medio Oriente ed in Europa; per mare, per terra, e per aria; con, armi vecchie e con armi nuove ... Ma, prima che si potessero mutare i piani militari, il Presidente ed i suoi consiglieri. .. dovevano pren• dere alcune decisioni politiche fondamentali. Questo è stato fatto. La decisione principale consiste nel basarsi in primo luogo su una grande capacità di rappresaglia, . immediata, con i mezzi e nei luoghi di nostra scelta. Ora il Dipartimento della Difesa e lo Stato Maggiore possono formare i nostri apprestamenti militari in maniera da adattarli alla nostra politica, invece di dover cercare di essere pronti a fronteggiare le molte scelte del nemico>>. (Dept of State Bulletin, J anuary 25, 1954, pp. 107-108). [62] Bibloteca Gino Bianco
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