/ con materie prime importate o tratte dal sottosuolo nazionale, mentre le esportazioni di prodotti agricoli e di prodotti lavorati provenienti dall'agricoltura erano complessivamente 1'84% delle esportazioni italiane. E si noti che· nel 1881 erano già largamente avvertiti gli effetti della c.1;isiagraria e del progrediente sviluppo industriale, sì che si ~a mOtivo di ritenere che il rapporto fosse ancora più accentuata1nente favorevole a questi prodotti nel ventennio anteceden~te. La bilancia del commercio estero dei principali prodotti agricoli si chiudeva dunque in questi anni con un saldo attivo la cui entità varia a seconda delle diverse classificazioni, andando, per il Valenti, da una media di 24 milioni anp.ui nel 1871-75 a 57 milioni nel 1876-80, mentre secondo le valutazioni ufficiali contemporanee si avrebbero cifre ben maggiori (1875: 341 milioni; 1876: 370 milioni; 1877: 242 milioni; le cifre corrispondenti ·per il Valenti sono rispettivamente 77, 56 e 14 milioni) (126 ); ma che rimane un fatto indubitabile, e che in un paese a bassissimo livello di consumi alimentari come era l'Italia si spiega soltanto con quella com-pressione dei consumi intçrni che) c.ome si è visto, si realizzava soprattutto a spese dei ceti agrari. Solo per questa via, del. resto, l'Italia poteva sostenere un così alto livello di esportazioni I ag!arie; e in tal modo essa si metteva in grado di fronteggiare una importazione crescente non solo di prod.otti industriali e di manufatti, ma anche di materie prime e cl.i macchinari, che lentamente venivano costituendo la· prima attrezzatura industriale del paese. « L'Italia - scriveva il Jacini nella relazione finale dell'Inchiesta Agrarz·a - è... · grande importatrice di materie industriali, a cominciare dal ferro, dal carbon fossile, dal legname da costruzione; ma, riguardo alla produzione agricola, essa lavora su vasta scala per l'esportazione, è eminentemente. esportatrice e non importatrice. Abbiamo indicato... le ingenti somme rappresentanti le sete, gli olii, gli agrumi, la canapa, il vino, il bestiame bovino, ecc., tutti prodotti del suo suolo che esporta. Di prodotti agricoli di altri paesi, che importa, eccettuati i cotoni e le lane che servono alle sue fabbriche, quelli che hanno qualche importanza non ( 126) VALENTI, p. 40,· MINISTERO DI AGRICOLTURA,· Noti·zi·e e studi· 1877 ·t ... , Cl ., · p. 298. [56] Bibloteca Gino Bianco
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