Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

dal 19,9 nel 1861-65 al 19,1 nel 1875-80. Un decisivo impulso riceve invece lo sviluppo delle attività e delle fortune cittadine dall'incremento assai rilevante delle attività terziarie, che, dopo l'aumento della produzione agraria, è il fatto più vistoso di questo ventennio economico, passando il loro prodotto da 1650 a 2559 milioni in media dal primo al quarto quinquennio, cioè dal 22,4 al 25,3% del prodotto lordo pri-- vato (118 ). Ovviamente partecipano in diversa misura a questo incremento i diversi rami incorporati sotto la generale qualifica di attività terziarie. Già abbiamo ricordato il grande impulso dei trasporti terrestri, ai quali partecipa peraltro in larga misura lo Stato: ma per ciò che riguarda la formazione di cospicue fortune private sono anche più significativi i dati relativi al prodotto netto di settori come quelli qui messi a raffronto col prodotto netto delle industrie manifatturiere in questo periodo (confini dell'ep.oca) (119 ): - Trasporti Indice ComIndice Cre- Indice Assicu- Indice Industrie Indice marittimi mercio dito . . manufatt. raz1oru 1861 27 100 352 100 7 100 4 100 1063 100 1865 34 126 366 104 23 328 5 125 1066 100 1870 46 170 517 175 38 543 6 150 1349 126 1875 52 192 666 189 57 814 I• 8 200 1519 143 1880 49 181 763 217 77 1100 10 250 1359 127 I I Cifre quanto mai approssimative, certamente : ma indubitabili nella tendenza che denunciano a un progresso delle attività terziarie assai più rapido di quello delle attività propriamente industriali. Vi concorre un processo di commercializzazione dell'eco~omia italiana di cui è indice sicuro l'incremento dei trasporti e lo sviiuppo del credito, che nel ven- . tennio procede con ritmo superiore a quello di ogni altro settore economico. Formazione di società, sconti cambiari,' operazioni varie su titoli. si vengono diffondendo nell'economia italiana, e rimuovono alquanto una atmosfera stagnante da secoli. Ma alla base di questo incremento, ( 118 ) Vedi sopra, p. 19. (~ 19 ) SRNI, pp. 216} 226, 231, 233 (indici da me calcolati). Manca in SRNI un calcolo del valore aggiunto prodotto separata~ente dal commercio, dalle professioni, dal credito, dalle assicurazioni ecc., nell'ambito del territorio compreso nei confini attuali. Si son dati perciò i dati relativi al prodotto netto e ai confini dell'epoca, contrariamente al metodo seguito di solito per le ragioni di cui alla nota 27. [53] Bibloteca Gino Bianco

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