rato, del resto, il. fatto che l'agricoltura capitalistica era per l'economia lombarda anche un vivaio di capacità imprenditoriali che sarebbero fruttate al massimo nell'avvenire: « non pochi fittuari, che avevano scorte di capitali vistosissimi, e in campagna vivevano e vestivano quasi come contadini, avevano spesso, oltre che in provincia, comoda casa a Milano, dove vivevano con una certa agiatezza e con una certa splendidezza rusticale )) (113 ), formando così una delle matrici fondamentali di quella << media borghesia intraprendente ed attiva che sarà la forza principale della economia lombarda contemporanea )) (114 ). Gli anni successivi al '60 furono in Lombardia di grandi difficoltà per tutti i rami di industria, seta e cotone compresi: ma in compenso presero nuovo e grande incremento i prezzi e le produzioni di latte, burro, formaggio, ecc. Ma è nella lavorazione 1ella seta, in questa colonna principalissima della economia lombarda del tempo, che i rapporti fra agricoltura e industria appaiono specialmente importanti. L'unità aveva trovato la produzione in una crisi gravissima, provocata dalla diffusione della atrofia del baco, che aveva riflessi immediati sulla industria della seta greggia; e la ripresa della produzione di bozzoli coincise con quella dell'industria (milioni di Kg): 1872 73 74 75 76 77 78 79 80 Bozzoli 44,5 39,0 33,0 43,0 13,5 24,0 37,2 18,9 41,6 ,, ' Sete gregge I 2,90 2,73 2,20 2,87 0,95 1,80 2,65 1,45 3,10 (115) Insomma, in alcuni settori fra i più importanti della economia del tempo agricoltura e industria si danno la mano, e i progressi della prima sono determinanti per lo sviluppo della seconda. È questo un fenomeno c.he probabilmente si riscontra in tutte le zone di più progredita agricoltura, e che troviamo p. es. documentato anche per una regione meri"- dionale di culture specializzate ad altissima redditività come il salernitano, dove i documenti ufficiali rilevano il nesso tra questa agricoltura e << le esportazioni Cirio )) (116 ). Ricorderemo infine che il valore . ( 113) CIASCA, P· 388. . ( 114 ) LuzzATTo, L'evoluzione economica della Lombardia, cit., p. 457. ( 115) CoRBINO, II, p. 121. ( 116) MINISTERO DI AGRICOLTURA, Variazioni del fitto, cit., p. 168 sgg. [51] ·sibloteca Gino Bianco
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