Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

compressione dei consumi delle classi rurali, i cui redditi pro-capite riman .. gono stazionari, se addirittura non diminuiscono, nonostante quell'aumentt:: · del .reddito agrario che si è cercato di illustrare di sopra. Il quale aumento si realizza invece, almeno in un primo momento, ad esclusivo profitto dei proprietari e fittuari non coltivatori dei terreni, sia pt1re in misura diversa a seconda delle forme contrattuali di concessione della terra al coltivatore. Dell'universale tendenza all'aumento degli affitti e quindi della rendita fondiaria nel ventennio si hanno ampie testimonianze nell'inchiesta dedicata dal Ministero dell'Agricol-- tura a questi fenomeni. In tutte le provincie piemontesi si ha ricordo di tali aumenti, con punte che in certe zone, passate dalla cultura asciutta alla irrigua (Casale), registrano variazioni da 60 a 150-200 lire l'ettaro (53 ), e che in altre, caratterizzate dal massimo sviluppo dell'agricoltura capitalistica, raggiungono verso il 1880 << t1na misura certamente dai· pro. prietari non mai sperata, cioè quasi il doppio di quella vigente prima del rinnovamento politico». << Le variazioni dei fitti ..., riferiva il Comizio agrario di Novara, ci appaiono contenute nell'aumento di •poco più del 13 per cento per il primo periodo di locazione incominciato fr~ il 1839-43 ed il secondo che el>be principio fra il 1851-57, I aumento che raggiunge il 37% circa nella terza locazione 1862-69 e che si spinge insino al 71 per cento nelle locazioni iniziatesi nel 1874-81; e qui sta il periodo acuto, il punto culminante dell'ascesa degli affitti » (54 ). Altrettanto universale l'aumento nelle provincie lombarde, con punte massime nel milanese, nella Lomellina e nella Bassa Lombardia, in relazione al diffondersi dell'affittanza capitalistica (55 ). Analoga tendenza anche nel Veneto, dove per altro· accadeva in più di una zona che l'ele- • vato livello degli affitti venisse attribuito non già a reali progressi del reddito agrario, ma alle accresciute imposte e alla maggiore pressione esercitata dai proprietari sui coltivatori con l'aumento dei canoni. Anche le zone a preminente agricoltura mezzadrile, come la provincia di Massa e Carrara, registrano spesso un aumento della << rendita dei terreni ». « Tale aumento più che sotto l'aspetto agricolo dell'affittanza (che come si disse è quasi sconosciuta in questa provincia), si presenta sotto la forma (~ MINISTERO DI AGRICOLTURA, Variazioni del fitto, cit., p. 14. ( 54 ) I vi, pp. 22, 31. (~ I vi, pp. 53-69. [33] Bibloteca Gi'no Bianco -

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