Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

zione di un terzo nei fitti, seguita poi da un notevole aumento, (44 ) o come Catanzaro, dove l'agricoltura, cc che fu sempre esauriente, lo divenne di più per l'aumento del fitto, per le rotazioni forzate, per la diminuzione ·dei capitali, per le tasse che colpir.ono tutto, e specialmente la pastorizia >> ( 4!>). Miglioramenti rilevanti non mancarono tuttavia neanche in provincie fra le più povere del llegno, come Caltanissetta e Trapani (46 ): e non va neppure· dimenticato che notevoli vantaggi recò in genere alle esportazioni agricole meridionali la nuova politica liberoscambista. A questo proposito una nuova conferma dei progressi della produzione agricola vien data dall'andamento delle esportazioni italiane nel ventennio (commercio speciale), che consistono per la maggior parte, come meglio sarà precisato in seguito, di prodotti dell'agricoltura o delle · industrie strettamente collegate con l'agricoltura (milioni di lire correnti): . 1861 477 1871 1.074 62 576 72 1.162 63 . 633 73 1.131 . 64 573 74 978 65 557 75 1.022 66 . 612 76 1.208 67 732 77 933 68 785 78 1.021 . 69 791 79 1.071 1870 755 1880 1.104 • , I Questo aumento delle esportazioni (che, espresso in lire-oro della vecchia parità, segna un balzo da 477 milioni nel 1861 a 1.008 milioni nel 1880), riflette efficacemente le vicende dell'economia italiana in questo ventennio : più lente e inceppate fino al 1866, poi più rapide e volte verso un più deciso progresso. E questo progresso delle esportazioni non sareb·be stato possibile qualora un analogo progresso non si fosse verifi. cato nella loro fonte primaria cioè, come si è detto, nella produzione agricola. ( 44 ) Ivi, p. 173. ( 45 ) lvi, p. 187. (~ lvi, pp. 202-203,212-13. Bibloteca Gino Bianco · [30]

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