Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

delle ferrovie, che ne rendevano più facile il commercio colle altre nazioni; i pro~otti assai considerevoli dei bachi da seta; ed ì prezzi · dei cereali, che dal 1848 in poi ebbero sempre una tendenza all'aumento, furono di stimolo a dedicarsi all'industria agricola>>. In provincia di Novara il fortissimo aumento dei prezzi dei cereali, p. es. il riso, passato da 16 a 35 lire l'ettolitro, originò grandi miglioramenti tecnici, per cui « i terreni rendevano il triplo del passato >) ( 39 ). In provincia di Como si registrava << l'impulso ed attività che in ogni ramo del commercio• ed industria si era spiegato in causa delle facilitate comunicazioni ferroviarie, tanto interne che estere>>,provocando un forte aumento dei fitti dei terreni (40 ). A Verona l'analogo aumento seguito al 1866 veniva spiegato con « il sensibile miglioramento delle coltivazioni fatte più razionali e più intensive; i lavori di bonificazione già eseguiti; la adozione quasi generale di strumenti agrari meno primitivi, e la conseguente maggiore e più utile lavorazione delle terre; l'uso delle macchine agricole a risparmio della mano d' opera ecc. >>(41 ). Meno favorevoli notizie provengono da altre provincie venete. Ma la « ampliata e migliorata produzione delle frutta e degli ortaggi )> è ricordata anche in zone di piccola proprietà con scarsa diffusione dell'affitto, come la pr~ vincia di Genova (42 ). Progressi tecnici rivela anche l'agricoltura di zone a mezzadria (e a forte emigrazione) come la provincia di Massa e Carrara (43 )" e maggiori, ·provincie come quelle emiliane. Notizie di progressi rilevanti anche dalle provincie dell'Italia centrale, benchè meno accentuati che in Piemonte e in Lombardia, e benchè la scarsa diffusione dell'affitto in queste classiche zone della mezzadria renda meno ricche di dati per . tali regioni le risposte ali' inchiesta sopra ricordata. Progressi notevoli sono registrati anche per parecchie provincie centro-meridionali, come Chieti, Bari, Caserta, Salerno ecc.: mentre sono ben diverse le relazioni sulla situazione nelle provincie del più povero e arretrato Mezzogiorno agrario: come Cosenza dove, dopo il 1860, << essendovi oscillazione e du1 bbiezze sul consolidamento delle sorti .d'Italia», si ebbe una diminu- . (39) lvi, pp. 21-22. (~ Ivi, p. 42. { 41 ) Ivi, p. 70. · (~ Ivi, p. 97. (~ Ivi, pp. 96-101. Bibloteca Gino Bianco (29]

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