Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

Certo,. l'avviamento di una larga parte del reddito nazionale agli investimenti industriali è possibile solo nel quadro di tutta una serie di premesse, fra le quali la conquista della li1 bertà personale e della libera mobilità della mano d' opera rurale, la formazione di un moderno ordinamento giuridico, l' a:bbattimento degli ostacoli al commercio interno, e degli impedimenti legali alla libera associazione dei ca·pitali a scopo industriale e commerciale ecc. Ma queste premesse erano già state create per gran parte in Italia al tempo della Rivoluzione e dell'Impero napoleonico;· e gli ultimi residui giuridici del mofldo pre-borghese furono abbattuti dalla rivoluzione unitaria. Il problema che si presentava al popolo italiano a metà del secolo XIX era dunque quello di una modernizzazione della vita economica del paese o, come allora si diceva, di un suo ingresso nell'agone della concorrenza industriale con le nazioni più progredite:~ e questo problema poteva essere risolto solo con una accelerazione del processo di formazione del capitale, e quindi con una compressione (o contenimento) dei consumi di massa, e anzitutto di quelli rurali, come è accaduto più o meno in tutti i paesi che han percorso la via della industrializzazione, e in taluni di ··essi, come la Russia o il Giappone (22 ), in misura assai più drastica che in Italia: << if it is desidered to .accelerate ca•pital f.ormation at a time when profits are stili a small proportion of national income there is in practice no other way of doing this than to levy substantialliy up.on agriculture, both because agriculture constitutes SOto 60 per cent or more of the national income, and also 1 because levying u·pon other sectors is handicapped by the fact that it is desirable to have these other sectors expand as part of thè process of economie growth » (22 b 1 '). Il principale ostacolo allo sviluppo del1'industria stava, allora, nella sua modesta potenzialità produttiva, as ( 22 ) Notissimo l'esempio della Russia. Per il caso assai interessante del Giappone cfr. H.K. TAKAHASHI, La piace de la Révolution de Meiji dans l'histoire agraire du Japon, in Revue historique, 1953, p. 229 sgg.; B.F. JoHNSTON, Agricultural Productivity and Economie Development in Japan, in Journa/ of Politica! Economy, LIX (1951), p. 498 sgg.; TH.C. SMITH, Landlords and Rural Capitalists in the # Modernization of /apan, in The /ottrn. of Econ. Hist., XVI (1950) p. 165 sgg.; S. 0KITA, Savings and Economie Growth in Japan, in Economie Development and Cultura! Change, VI, n. 1, ott. 1957. ( 22 bis) LEWIS, p. 231. [18] Bibloteca Gino Bianco I

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