Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

agraria, che favorisce i contadini più abbienti; che la mezzadria non sempre rappresenta un fatto di arretratezza ma è assai spesso il prodotto di particolari caratteristiche tecniche e commerciali della produzione, p. es. vinicola, la quale comporta un elevato margine di rischio che la mezzadria tende a distribuire tra proprietario e colono ecc. Ma piuttosto che ingolfarsi in una discussione sui possi'bili o probabili effetti, in questo settore, di una rivoluzione agraria che dopo tutto rimane meramente ipotetica, occorre precisare il concetto stesso di accumulazione capitalistica, alla luce del quale vanno interpretati i dati disponibili sulla situazione agraria italiana a metà del secolo XIX. È noto che il concetto di « accumulazione primitiva del capitale >> venne formulato da Marx come fase logicamente antecedente all'inizio del processo di riproduzione del capitale che si realizza nel modo di produzione capitalistico. Nella fase della accumulazione primitiva non esiste ancora il capitale· destinato poi a riprodurre se stesso e ad accrescersi con l'aggiunta del plusvalore estorto alla forza-lavoro da esso soggiogata. Alla tesi smithiana che ne aveva visto l'origine nella astinenza del piccolo produttore pre-capitalistico, Marx contrappone un quadro grandioso della formazione «violenta>> del capitale, nato dalla espropriazione brutale e forzosa dei contadini, delle « leggi di sangue )), dallo sfruttamento indiscriminato e piratesco dei popoli coloniali. All'origine, si tratta dunque di un concetto carico di elementi polemici, e, come tale, difficilmente suscettibile di un soddisfacente impiego in sede scientifica. Il suo nt1cleo originale ha tuttavia svolto un ruolo importante, fornendo -p. es. la ispirazione alla tesi del Sombart sulle origini del capitalismo moderno; e più tardi esso è stato ripreso e ulteriormente elaborato nei recentissimi di1 battiti della scienza economica di questo dopoguerra, accentrati appunto attorno alla teoria dello sviluppo economico : che, stimolata dai problemi del progresso dei paesi sottosviluppati, si è poi allargata a un esame più generale di tutto il problema dello sviluppo, storicamente inteso, e studiato dunque anche nei paesi di più antica industrializzazione. << In recent times the center of interests has returned to the classica! problems of the overall growth of the economy >>(11 ); e in questo quadro la teoria marxiana (la cui paternità, non sempre esplicitamente ammessa, non è tuttavia meno ( 11 ) J. RoBINSON, The Accumulation of Capitai, Lo d 1956 VI n on, , p. . [12] Bibloteca Gino Bianco

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