Lo sforzo costante del movimento studentesco era stato quello di spezzare questa visione particolaristica degli interessi universitari. Si era proclamato l'assurdo di un sindacalismo studentesco, dal momento che non era ipotizzabile un contrasto di interessi tra docenti e discenti; e s~mbrava che il corso degli anni e delle esperienze avesse segnato il tramonto degli atteggiamenti' dettati dal desiderio << di non disilludere la spinta 'poujadistica' di alcuni settori arretrati dell'opinione studentesca>>. Le manifestazioni «unitarie>> contro l'esame di Stato sono state troppo facilmente piegate in forme agitatorie, perchè qualche dubbio sulla lucidità delle direttive dell'U.N.U.R.I. non debba affiorare. E sì che la <<base)),la sua spinta, « richiedeva di essere o guidata e saldamente con- . trollata per farsene una forza e darle un contenuto che non fosse•meramente negativo; oppure apertamente contrastata, per evitare che finisse .con il prender~ la mano nei momenti più importanti>> (35 ). Il movimento studentesco è tornato indietro di non poco, per il prevalere di un « calcolo opportunistico, angusto >>.' E cfo è stato avvertito: valga come esempio il commento di Carlo Bo alle mascalzonate romàne di alcuni studenti (36 ). Commento di certo ingiusto nella generalità della sua condanna: ma che senso ha rispondergli, come fa l'U.N.U.R.I., con tono scandolezzato perchè qualche parte dei mali che affiiggono l'Università si è ritrovata pure tra gli studenti? Riflettano, i disinvolti scrittori dell'U.N.U.R.I. :. forse sono stati proprio i nuovi accadimenti che hanno indotto Carlo Bo ad aggiungere certi atteggiamenti studenteschi alle varie ragioni di crisi dell'Università, elencate nel discorso pronunciato in dicembre come Rettore dell'Università di Urbino (37 ). ferma visione politica. Né vale rispondere, come fanno i collaboratori della rivista bolognese, con alcuni distinguo: la debolezza del loro lavoro risulta proprio da un raffronto generale delle conclusioni con la realtà italiana. Che pure, in passato, destava un così penetrante interesse: ci basta ricordare uno scritto di PEnRAzz1, Il problema dell'Università italiana, ne Il Mulino, IV (1955), n. 10; o uno di SACCENTI, Prof essori ali'asta, id., n. 3 (in particolare p. 267, nota 4). Son questi gli effetti della scoperta della tradizione? ~ UNGARI, cit., p. 33. f>) CARLO Bo, Episodr:o vergognoso, ne La Nuova Stampa, I marzo 1958. (37) La risposta dell'U.N.U.R.I. all'articolo di Bo è contenuta nella ressegna stampa di Informazioni universitarie, 15 marzo 1958; il discorso di Bo è stato pubblicato dalla Nuova Riv,:sta Pedagogica. [114] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==