colaristici, elabori le direttive secondo le quali deve essere attuato questo momento della riforma dell'istruzione superiore. A questo accentràmento non sono mancate critiche, fondate soprattutto sui pericoli di burocratizzazione a cui potrebbe dar luogo. Temiamo che queste critiche, anche per gli ambienti da cui provengono, siano originate da una esperienza che è troppo lontana dalla nostra per assumere valore esemplare. Non si vuole, infatti, procedere ad un accentramento di attività (che presupporrebbe il desiderio di mantenerne più facilmente la direzione ed il controllo), bensì ridurre a dimensioni naturali ed economiche l'organizzazione universitaria del nostro paese. Tornando al contributo dei privati all'Università (configurato spesso nei termini del rapporto scuola-industria), il problema della formazione dei tecnici offre materia di controversie non minori. Forse perchè articolata anch'essa intorno ad esperienze 1nolto lontane dalla realtà italiana (se per la burocratizzazione il modello era russo, questa volta è americano), questa discussione si è più delle altr~ prestata a tracciare linee di divisione tra progressisti e reazionar1. Il tema è troppo vasto per darne ora tratta~ione esauriente: anche perchè, in questa sede, ci interessa semplicemente riportarlo alla _prospettiva di riforma che ha riguardo alla situazione istituzionale dell'Università (2 1 ). Anzitutto, si afferma che un'Università più attenta alla formazione dei tecnici sarebbe la giusta reazione ad un modello borghese che ha falsamente indirizzato la nostra cultura, mortificandone l'aspetto scientifico a tutto vantaggio di quello tradizionale ed umanistico. Il falso progressismo di questa tesi non è dimostrabile soltanto _sul piano generale (j; dal momento che richiede un'accentuazione dell'aspetto pratico dell'insegnamento, si espone ad altre specifiche obiezioni. (< Può infatti ben darsi che in un Paese industrialmente arretrato si scambino per 'vera pratica' o 'realtà della vita industriale' quelle che invece sono, in concreto, condizioni arretrate della produzione, a confronto con le quali risulta assai (2 1 ) Si vedano, su questa stessa rivista, UNGARI, Riforma universitaria e democrazia industriale, gennaio 1957; G1ARGIA, Tecnica e cultura nella formazione dei dirigenti d' aziende, agosto 1957; MAcRAss1, La carriera del ricercatore, gennaio 1958. (22) Sempre su questa rivista, v. gli scritti del DE MAuRo nei fascicoli del dicembre 1957 e del febbraio 1958 (in particolare, sul fascicolo del dicembre 1957, pagg. 40-45). [108] Bibliotecaginobianco
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