Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

Ma vi sono atteggiamenti di fiducia e di formale ossequio alla legge a cui nessun buon Ministro reazionario può rinunciare. Quel che una cattiva abitudine non richiedeva neppure al Ministro Moro era il comportamento nel quale egli si è ostinato in occasione della controversia sull'esame di Stato. L'esame di Stato è cosa troppo seria perchè la sua attuazione possa essere ridotta alla formale affermazione di un principio, soprattutto quando è proprio il principio ad essere avvilito da patteggiamenti sulla regolamentazione, dai quali in nessun momento il Ministro si è mostrato alieno. « Se mi sarà data la possibilità, in collaborazione con gli illustri colleghi della Commissione Istruzione del Senato, di concedere delle facilitazioni, salvando in ogni caso il principio, lo farò volentieri >> - dichiarava l'on. Moro ad un settimanale (16 ). Un'intenzione del genere era in palese contrasto con ogni possibile discussione seria: o meglio, poteva apparire interessante soltanto a quelli che dei contrasti sull'esame di Stato avevano colto soltanto la parte agitatoria - vagabondi, ignoranti di tutte le età, piccoli trafficanti della politica universitaria. Il Governo ha mostrato di tenere in maggior conto costoro, le cui richieste erano invero immeritevoli di alcun apprezzamento : e sbno state le sole ad essere accolte nel compromesso dell'ultima ora, di fronte al quale le recriminazioni dell'on. Moro erano una confessione di impotenza, e non una affermazione di dignità. Gli interpreti di parte governativa ed il Ministro della Pubblica Istrt1zione hanno preferito vedere la conclusione dell'intera vicenda nei quattro disegni di legge sullo stato giuridico del personale insegnante e assinuta per l'acquisto dei libri: così che la spesa diviene pesante anche per le famiglie a reddito medio. E gli studenti delle facoltà scientifiche, dove il costo degli studi è particolarmente elevato, più difficilmente godono delle esenzioni, poichè i piani di studio rendono quanto mai arduo ottemperare alle numerose condizioni di pro· fitto richieste. Sul mutamento della composizione sociale del corpo studentesco, v. le inchieste del 1911, 1931 e 1954, condotte e pubblicate dall'Istituto Centrale di Statistica. ( 16) L'Europeo, 16 marzo 1958. [102] Bibloteca Gino Bianco

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