Nord e Sud - anno V - n. 44 - luglio 1958

del senatore missino Pranza, per la quale viene conferita una abilitazio11e professionale provvisoria a tutti coloro che abbiano già fatto domanda d'esame (o la presentino entro quindici giorni dall'entrata in vigore della nuova legge); dall'abilitazione provvisoria decadranno tutti coloro che non avranno sostenuto l'esame nella sessione autunnale dell'anno in corso. Di molteplici motivi è dunque intessuta questa varia vicenda : ed i fatti verificatisi impongono la loro singolare evidenza, ancor prima di un esame più sottile che distingua atteggiamenti, ragioni, comportamenti. E solo rare volte è possibile cogliere tali distinzioni nei numerosissimi articoli che la stampa di ogni genere ha dedicato ai problemi dell'Università, con una abbondanza che non ha alcun riscontro nel passato. Le posiz1oni appaiono estremamente semplificate: l'Università da • una parte, dall'altra il Governo o Lo schema _non è affatto arbitrario,· se vuole indicare i riferimenti da tenere in ogni momento presenti; lo è, e profondamente, se pretende di esaurire il panorama delle forze che hanno parte nei fatti e nelle discussioni. La .posizione governativa, per cominciare, sembrerebbe variamente articolata, negli atteggiamenti propri del Ministro della Pubblica Istruzione~ del Ministro del Tesoro, del Presidente del Consiglio; a parte la consueta dissociazione di responsabilità che, come partito, è solita operare la Democrazia Cristiana. Negli stessi giorni di settembre in cui si mani• festava la protesta contro la circolare ministeriale sugli incarichi di inse- , gnamento, l'on. Fanfani affrontava, in un discorso tenuto a Camaldoli, i problemi dell'istruzione, affermando che essi devono essere considerati « al centro della vita italiana e dell'azione di Governo >> e che, nella terza legislatura, devono assumere carattere «prioritario>>, aprendo la via ad una riforma totale della scuola. Le dichiarazior1i del Segretario Nazionale della D.C. inducono a due diverse considerazioni. La prima riguarda un troppo disinvolto modo dei politici democristiani, i quali avanzando le loro riserve sull'azione governativa, pensano ad una accorta copertura del partito verso coloro che son delusi da quell'azione: espediente ben povero, massime quando la compagine governativa sia, negli uomini e nei programmi, espressione esclusiva del partito di maggioranza. La seconda con- [98] Bibloteca Gi.no Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==