altrove, la mobilità è spontanea. È tuttavia evidente che tale spontaneità viene spesso incoraggiata dalle notizie ricevute da altri che sono emigrati anteriormente, cosicchè si formano delle catene di richiamo alla emigrazione. Questa forma di spostamento presuppone che non vi sia alcun ostacolo all'ingresso nella regione o nel paese di immigrazione. Ora, sul piano nazionale e anche all'interno di -uno stesso paese, esistono restrizioni alla libera circolazione della manodopera, anche se in qualche paese, ad esempio la Francia, la mobilità spontanea continua ad essere notevole. Questo tipo di mobilità presuppone anche che i futuri migranti siano messi al corrente delle possibilità loro offerte. È qui che la « catena di richiamo >> gioca un ruolo determinante. Le informazioni rischiano peraltro di essere deformazioni; e d'altra parte esse provengono nella maggioranza dei casi proprio da coloro che cercano manodopera, sicchè non si tratta più allora di migrazioni spontanee propriamente dette. È infine necessario, per parlare di migrazione spontanea, che i futuri migranti abbiano un minimo di predisposizione alla migrazione. Taluni parlano di una propensione del genere soprattutto nel ·caso degli italiani. Certamente non è impossibile che taluni gruppi etnici siano più atti di altri a lasciare un ambiente tradizionale e ad adattarsi ad un ambiente nuovo. A quanto sembra, ciò che l1a sempre favorito le migrazioni, oltre la disoccupazione e la miseria, è appunto l'esempio di amici o di parenti che hanno già varcato le frontiere ed i mari. Vero è, comunque, che il progresso sociale e soprattutto le indennità di disoccupazione e di aiuto agli agricoltori hanno notevolmente ridotto la mobilità spontanea, che peraltro si manifesta ancora sotto la forma classica dell'esodo rurale e, in Italia, sotto forma di migrazioni interne clandestine. La mobilità può inoltre risultare da una azione sistematica di incoraggiamento allo spostamento della manodopera. Si tratta allora di mobilità provocata od incoraggiata. Man mano che i singoli governi cercano di elaborare programmi economici, specie nel settore dell'occupazione, si hanno come conseguenza naturale di questo fatto azioni sistematiche di incoraggiamento alla mobilità operaia, soprattutto quando un'impresa sposta uno stabilimento o quando in una regione in espansione si offre lavoro alla manodopera di una regione depressa. In quest'ultimo caso si ha una mobilità di richiamo dal punto di vista della regione in espansione ed una [90] .... Bibloteca Gino Bianco
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