' mercato del lavoro in cui l'offerta superava la domanda. Ciò ha fatto sì che ogni anno si avessero forti correnti emigratorie, ridottesi di intensità ·solo negli ultimi decenni a seguito delle restrizioni stabilite dai paesi di immigrazione. L'emigrazione italiana resta tuttavia importante. In particolare, è diventata considerevole - nonostante il modesto grado di qualificazione professionale - la migrazione intraeuropea, stagionale, temporanea o permanente. Quanto all'Olanda, la sua situazione demografica eccezionale è nota; e gli specialisti olandesi calcolano che 50.000 persone, di cui 2.0.000 economicamente attive, dovrebbero emigrare ogni anno verso i paesi d'oltremare. Al sovrappopolamento si contrappone la penuria di manodopera per l'industria pesante, molto acuta in talune regioni della Comunità, e particolarmente nella Germania Occidentale e nel Belgio. Questa penuria si spiega soprattutto con l'avversione della manodopera dei vecchi bacini industriali verso ~ lavori faticosi dell'industria carbonifera, se non della siderurgia, e va di pari passo con l'incremento del livello di vita. In Belgio, ad esempio, nel corso del primo semestre del 1955,13.000 minatori all'interno l1anno sciolto il contratto con la miniera che li impiegava senza farsi assumere da altre miniere. Durante lo stesso periodo si segnalano inoltre 2.200 partenze per invalidità, inidoneità al lavoro, pensionamento o decesso. Questa perdita di manodopera viene compensata col ricorso alla manodopera straniera. Lo stesso avviene in Germania; mentre in Francia il problen1a non ha presentato carattere di gravità fino a quando si è potuto far ricorso a manodopera nordafricana. D'altra parte, vari fattori economici e geografici hanno provocato la creazione di imprese nuove o il trapianto di imprese già esiste~ti. La siderurgia italiana, ad esempio, si è voluta avvicinare ai porti attraverso i quali sj approvvigiona di materie prime, o si è stabilita in prossimità delle fonti di rifornimento di metano. Le nuove imprese o le imprese trapiantate ricorr.ono generalmente in buona parte alla manodopera locale, e in parte alla manodopera proveniente da altre regioni del paese: ma devono quasi sempre trovare altrove la manodopera specializzata e il personale destinato ai quadri. Infine, talune regioni che dal punto di vista economico sono spesso imperniate esclusivamente sulle industrie di base, soffrono sia delle conseguenze della razionalizzazione dell'industria, sia dell'esaurimento progressivo dei giacimenti carboniferi, sia delle condizioni di coltivazione divenute [86] Bibloteca Gino Bianco
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