. Conclusioni sul Convegno di Palermo • di Renato Giordano Il Convegno di Palermo offre alcune indicazioni di carattere politico ed economico, che sarà bene riassumere e sottolineare. Innanzi tutto vale rilevare il carattere meridionalistico della manifestazione. I relatori si sono , dichiarati concordi, infatti, nel considerare la rinascita del Mezzogiorno problema di interesse nazionale, e non una semplice questione regionale. La accettazione del Piano Vanoni, esplicita o implicita, come strumento per operare il sollevamento del Sud è stata d'altra parte uno dei leit-motiv del Convegno.· La complementarietà, anzi la inscindibilità de~lo Schema di sYiluppo e dell'integrazione europea è stata poi affermata ~ome corollario. È significativo che queste indicazioni siano partite dalla Sicilia. Il meccanismo regionalistico consente l'accentuarsi di motivi polemici, dato che la Regione si organizza come gruppo di pressione e come tale agisce nella . lotta politica del Paese. Nonostante la presenza di partiti nazionali, le sezioni siciliane dei partiti, compreso il partito di maggioranza relativa, as- , sumono una funzione autonomistica, obbedendo ad esigenze proprie piuttosto che a parole d'ordine coniate a Roma& L'On. Giacchero ha parlato di un triangolo di solidarietà; i tre angoli essendo costituiti dagli Stati Uniti, dall'Europa e dal Mezzogiorno. Il problema è di rendere operante tale solidarietà. Il Convegno di Palermo è stato appunto un primo passo in tale direzione. Il Mezzogiorno, e la Sicilia in particolare, avverte il rischio dell'isolamento: in sostanza la depressione economica non è che il risultato del progressivo estraniarsi del Mezzogiorno dall'Occidente, del suo orientalizzarsi o balcanizzarsi. La classe dirigente [6] Bibloteca Gino Bianco
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