Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

* * * La seconda condizione fondamentale che può derivare da un più ampio mercato, _comequello dell'Europa, è la stajbilità e lo sviluppo degli sbocchi. Si è già menzionato l'ostacolo pressocchè insormontabile che rappresenta, per dei Paesi poco favoriti, la chiusura 1 brusca dei mercati, sia per i riflessi del ·protezionismo, sia p1er gli effetti della depressione. Ciò che caratterizza il Mercato Comune è che non vi sa,ranno più pericoli di chiusura, arbitraria e brusca, delle produzioni sulle quali conta un paese per assicurarsi ciò che è necessario al proprio sviluppo. Ciò è ancora ·più importante ,per una regione agricola che vedreb1 be cos1 a,perti davanti a sè PtiÙ vasti sbocchi. Di quì la possi1 bilità di una politica agricola comune prevista nel trattato. Il problema di cui q11isi tratta v,oi lo conoscete 1 bene: è molto semplice. Noi sappiamo come possano modificarsi bruscamente a detrimento. dei produttori e dei ·prodotti primari i prezzi agricoli ed alimentari. Il risultato di una ·politica agricola comune d.ovrà essere di evitare brusche svolte; dovrà essere di ottenere, di volta in volta naturalmente, un progresso della 1 produzione agricola, ma anche una stabilità dei suoi mercati: una stabilità che p11òderivare dal·le maggiori vendite. Ma tutto ciò non sarà ·possibilese non si saranno disposte nello stesso tempo, ed alla base di questo Trattato, le misure e le cautele necessarie affinchè l'insieme della Comunità economica raggiunga un'espansione più rapida, e non più soggetta agli errori del passato. Questo è un punto che io credo capitale, si pensa spesso, in una concezione economica relativamente statica, che l'espansione dei mercati permetta una distr~buzione più razionale delle risorse produttive e che l'eliminazione di certe produzioni mar,ginali portereb1 be ad un riassetto di risorse male impiegate. Sarebbe veramente un singolare giudizio sulla nostra economia, se veramente si pensa di poter trarre, da questa distri- · buzione ·più razionale delle risorse:, più di un progresso del 5 o 10 % in tutto. L'essenziale è invece di raggiungere una espansione ·più ra·pida. E un'es·pansione più rapida significa soprattutto 11na es,pansione che no11 deb·ba essere interrotta ogni due, tre, quattro o cinque anni, per gli effetti di una depressione mondiale. Ora, quel che rende vulnera'bile l'economia mondiale è la minaccia [60] Bibloteca Gino Bianco

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