Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

La politica economica comune e i problemi dello sviluppo di Pierre Uri Signor Presidente, signore e signori, devo ·prima di tutto scusarmi di .essereil solo qui a non esprimermi in italiano: ma 'lo spirito europeo che •pervade un ,pubblico della qualità di quello qui presente>fa accettare dei discorsi necessariamente aridi, anche da una lingua straniera. Il pr1oblema capitale che si pone per l'avvenire del Mercato Comune Europeo è di vegliare sullo sviluppo e sul benessere soprattutto delle regioni che in ·partenza sono le meno favorite; ed esso è stato già esposto , nelle relazioni che avete as·coltatoquesta mattina. Voi sapete che una miope teoria li1 berista aveva sottovalutato, nel XIX secolo, il fatto che si f orma:ssero zone dal livello di sviluppo ineguale: second.otale teoria, infatti, le zone meno sviluppate avrebbero prima o poi progredito più rapidamente e avrebbero riguadagnato il loro ritardo. L'errore non consisteva nella costituzione di un vasto mercato, ma nell'assenza di una politica costruttiva. Quanto è successo nel Sud d'Italia, non è che un esempio. Pure v'è un altro esempio che 1 spesso si dimentica, quello che è successo dopo la guerra di secessione negli U.S.A. quando gli Stati del Sud dovettero concorrere (sulla 1base dello stess.oregime economico e senza ·potersipiù avvalere della specializzazione di determinate lavorazioni qu~li quelle che erano state consentite dalla schiavitù dei negri) con gli Stati del Nord più fortemente industrializzati. Cosa bisogna fare, dunque per evitare che la situazione peggiori? Assicurate fin dal principio quelle condizioni base per cui le regioni [57] Bibloteca ·Gino Bianco

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