Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

solo in ragione della caduta dei prezzi agricoli quando vendevano i loro prodotti, ma anche in ragione dell'aumento dei prezzi industriali quando comperavano i manufatti. Ecco le due cause di depressione economica dell' Italia meridionale (così conclude il De Viti De Marco). L'una è dovuta direttamente al protezionismo forestiero, l'altra direttamente al protezionismo italiano; esse si sommano e producono un danno duplice. Poichè, se alla tariffa francese l'Italia non avesse risposto con una tariffa che ha rincarato i manufatti, è evidente che col grano e col bestiame e col vino, sia pure deprezzati, avremmo sempre comperati più abiti, Più rotaie, più filati e più corazzate di quanto ora possiamo ... Adunque, l'agricoltura e quindi tutto iì Mezzogiorno sono diventati tributari degli industriali protetti e pagano della crisi presente le spese di guerra per conto di tutti >>. Nel 1900 appare il libro di Francesco Saverio Nitti: Nord e Sud; se non avesse avuto altri pregi, il libro servì a diffondere in Italia l'opinione - come ha scritto qualche anno fa Gaetano Salvemini - che una « que-- stione meridionale >> esisteva e che andava risolta. Ho parlato di Fortunato, di De Viti De Marco, di Salvemini, di Nitti: di soli meridionali. Consentitemi ora di ricordare un settentrionale, anzi un piemontese: Luigi Einaudi. << Noi (settentrionali) - così commentava Einaudi il libro di Nitti - dobbiamo unire i nostri sforzi agli sforzi dei meridionali per liberare paese dalla cappa di piombo del fiscalismo e del protezionismo, che, se è deleteria aJ Mezzogiorno, è apportatrice altresì di gravi danni al Settentrione. Anc.he i settentrionali cominciano a persuadersi che è durata troppo a lungo !'attuale politica protezionista ed anelano al pane a buon mercato ed agli sbocchi per i loro prodotti agricoli ed industriali ... Le classi operaie del settentrione ... hanno maggiori i~teressi ad avere il pane ed il vino a buon mercato che non delle pensioni pagate da uno Stato minacciato dalla bancarotta e clausole di salario minimo utili a pochi privilegiati, e hanno interesse a favorire tutte quelle libertà economiche e tributarie che valgano a migliorare le sorti degli agricoltori meridionali ed a mettere in grado que- ~ti ultimi di consumare in maggior copia i prodotti delle industrie del Nord». Come si Vede, ta questione dogallale è al centro della polemica meridionalistica; anzi, si può dire che settentrionali e meridionali, uomini [47] Bibloteca Gino Bianco

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