Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

Da Mezzogiorno d'Italia a Mezzogiorno d'Europa di Enzo Giacchero Può sembrare strano o forse presuntuoso che un piemontese pretenda di parlare in Sicilia del problema meridionale. Non ho, in verità, altro titolo di legittimità per farlo se non questo : essere io uno di quei piemontesi (pochi o molti che siano lascio a voi giudicare) i quali attribuiscono al problema meridionale un'importanza-chiave nella vita nazionale. E infatti, io sono d'accordo con quegli esponenti del pensiero politico meridionale, i quali hanno affermato ormai da mezzo secolo che la questione meridionale non è un problema regionale, ma un problema nazionale, anzi - come diceva Guido Dorso - il problema nazionale per eccellenza. La premessa di questa mia relazione è, dunque, che la cosiddetta questione meridionale non è un vostro problema, ma è un problema comune a tutti gli italiani. Questo è, io mi auguro, un sufficiente titolo di legittimità per un piemontese a parlare del Sud in Sicilia. Non basta. Come sapete, circa sei anni fa, rassegnai le dimissioni da deputato al Parlamento italiano, per assumere le mie funzioni all'Alta Autorità della C.E.C.A. Un gesto che non voleva significare nelle mie intenzioni abbandonare l'Italia e disinteressarmi dei suoi problemi, ma che . implicava, al contrario, la convinzione che la lotta per l'unità europea do- "-esseavere assoluta priorità e che i problemi di fondo della nostra vita politica ed economica - primo fra tutti il problema meridionale - avrebbero potuto trovare la loro soluzione solo nel quadro europeo. Dopo sei anni, il mio convincimento di allora lungi qall' essere mutato si è rafforzato; ed oggi sono lieto di potervi dire che noi ci avviciniamo al [45] Bibloteca Gino Bianco

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