DOCUMENTI Lo sviluppo. del Mezzogiorno e l'integrazione dell'Europa di Domenico Lacavera 1) In un momento in cui le strutture economiche degli Stati aderenti al Trattato di Roma ten,dono a ridimensionarsi e a potenziarsi in relazione all'en-trata in vigore del Mercato Comune Europeo, è doveroso che la classe dirigente del. Meridione d'Italia si riunisca per esaminare i problerr1i del Mezzogiorno al lume di questo grande evento, al fine di una azione concreta, tempestiva e producente. 2) Il Mezzogiorno d'Italia dovrà rappresentare la e< zona pilota » della Comunità Economica Europea, il banco di prova di quel processo di integrazione economica Europea che ha tra i suoi principali obiettivi l'eleva- . mento generale del tenore di vita di tutti i Paesi della Comunità, con azione benefica che non deve essere settoriale ma totale. Un giudizio positivo o negativo potrà essere formulato, su questo esperimento, a seconda che vengano o no date soluzioni capaci di attenuare prima, eliminare poi gli enormi dislivelli di reddito fra il Mezzogiorno Italiano, unica regione dell'Europa meridionale, che fa parte del M.E.C., e le altre regioni europee. 3) La e< questione meridionale » non potrà non assumere una fisionomia europea e pertanto un particolare valore in questa situazione, specialmente se la si inquadra, come è giusto e doveroso fare, negli avvenimenti e nei riflessi particolari che ha determinato in questo ultimo decennio e che il dopoguerra ha esasperato. · · 4) Dobbiamo rilevare che le genti del Sud si trovano in una situazione psicologica veramente delicata, ma dobbiamo pur dire che dall'epo- [38] Bibloteca Gino Bianco
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