/ affinchè costoro si avvalgano degli incentivi predispòsti e della possibiltà che le partecipazioni tipo ISAP e Società Finanziaria Siciliana si affian~ chino ai loro in,1estimenti, « dinunuendone l'esposizione e quin·di il rischio ». Così non si può non condividere la 1 preoccupazione - espressa da Giacomo Corna Pellegrini in sede di bilancio delle esperienze della ISAP (14 ) - che, se i capitali manovrati dalla Banca Europea degli Investimenti << non troveranno organismi già attrezzati ad assorbirli e collocarli rapidamente», essi ·potrebbero giacere a lungo « inoperosi nelle casseforti europee». Di qui la funzione degli str1 umenti di canalizzazione dei capitali come l'ISAP e la Società Finanziaria Siciliana: la funzione di collegamento con i mercati finanziari, con· le Banche come quelle istituite dal trattato di Roma, ,preoccupandosi di << individuare concretamente sulla base delle proprie esperienze e di eventuali, opportune indagini quei settori - e quelle zone su cui far convergere non solo le proprie attività ma anche gli sforzi congiunti di numerose altre iniziative meridionalistiche», a carattere nazionale o, ·più ancora, europeo (15 ). ~b·biamo parlato di incentivi, infrastrutture, strumenti di canalizza .. zione dei capitali. Tutte queste leve di una politica meri,dionalista adeguata alla nuova realtà del Mercato Comune dovranno essere adoperate nel ( 14 ) GIACOMOCoRNAPELLEGRINI: L'ISAP e il collocamento di capital,: nel Sud, in « Civiltà degli scambi>>, n. 18, febbraio 1958, pag. 19 e sgg.; cfr. anche, FERDINANDOVENTRIGLIA: Parliamo dell'ISAP, in << 24 Ore >>del 4 maggio 1958. ( 15 ) Mentre correggiamo le bozze di questo articolo apprendiamo che gli on.li Alessi e Carollo hanno denunciato pubblicamente la formulazione dello statut~ e la composizione del Consiglio di Amministrazione della Società Finanziaria Siciliana. Sembra che una operazione di sottogoverno sia intervenuta a modificare, all'ultimo momento, l'indirizzo che si _eraconvenuto dare alla società. In particolare, tra i membri del consiglio di ·amministrazione nominati dal Presidente della Regione, on.le La Loggia, figurerebbero un esponente del monopolio elettrico, fiduciari del MSI e del PMP, nomi di comodo ecc. ecc. Sospendiamo per ora il giudizio su questa vicenda, non senza rilevare che a denunciare l'operazione di sottogoverno siano stati autorevoli esponenti della DC siciliana, non i comunisti, nè altre forze di opposizione: da questo sem'.bra doversi dedurre che siamo in presenza di un fatto assai grave, di una misura colma, di un colpo a sorpresa. Comunque, ci ripromettiamo, per uno dei prossimi numeri di << Nord e Sud>, di condurre una inchiesta completa e oggettiva su tutte le vicende che hanno presieduto alla nascita della Società Finanziaria Siciilana. [29] Bibloteca Gino Bianco
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