Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

specializzato dell'industria moderna, senza l'ausilio del « leggere e scrivere>>.Da parte sua il rinnovamento economico e sociale, col fermento connesso alla nascita di nuovi bisogni economici ed intellettuali, può produrre un nuovo orientamento pubblico nei confronti della scuola; eppoi l'innalzamento del tenore di vita, almeno al livello del « minimo vitale», è condizione necessaria perchè possa essere assimilata la cultura (dove il problema del « vivere quotidiano», fisicamente inteso, è angosciso in permanenza, istruzione ed educazione stentano a farsi strada). Ma le riforme economiche e sociali da sole non modificano necessariamente la psicologia del singolo nei suoi rapporti con la collettività, la sua posizione morale di fronte agli istituti della vita organizzata: che è la sostanza di ciò che diciamo «ambiente». Se non sono accompagnate dal lievito di una nuova cultura (usiamo il termine nel suo precipuo valore di « formazione intel1ettuale ed etica che guida all'azione>>),le riforme operano nell'alveo del paternalismo; muteranno allora le condizioni materiali dell'esistenza, non il clima in cui la gente vive, quel clima che del precedente ordine di cose era il tessuto connettivo. Una volta cessata la spinta esterna, tutto ricadrà nell'immobilismo. Pertanto la funzione della cultura (e della scuola che ne è strumento: non l'unico, certo, ma per ora, nel Mezzogiorno, il più efficiente ed efficace) è ben valida per rinnovare la mentalità, il costume, l'ambiente, e per corroborare la stessa azione di rinnovamento economico a sud di Roma; per contribuire, a lato di altre forze ed istituzioni, ad avviare a soluzione la << questione meridionale». Il suo intervento, a nostro parere, dovrebbe svolgersi in tre direzioni. Al livello dell'istruzione preelementare ed elementare, dovrebbe mirare ad eliminare l'analfabetismo strumentale, ed iniziare una opera graduale di ammodernamento del costume, come ,primo passo per la successiva costruzione di un'efficiente cultura di massa. Al livello dell'istruzione media, oltre che fornire a tutti un'uguale << cultura di base», dovrebbe compiere opera di orientamento generale, in vista della scelta della futura attività scientifica o professionale, e di preparazione professionale specifica nel settore tecnico. Al livello dell'istruzione superiore, a lato d.ella tradizionale finalità professionale e scientifica, dovrebbe proporsi il ricon-- (pp. 22-23). Il che non va inteso, ovviamente, come asserzione dell'inutilità della cosiddetta « istruzione elementare», bensì co~e constatazione dell'enorme peso che le condizioni ambientali hanno nell'affermazione di un individuo nella scala dei valori sociali. . [127] .Bibloteca Gino Bianco

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