e delle Isole è nettamente inferiore a quella del Nord-Centro) per quanto riguarda la frequenza degli obbligati, nella scuola media con latino il rapporto si capovolge. Nella « Scuola Media Unica >> la popolazione scolastica del Sud-Isole, rappresenta da molti anni, il 40% circa di quella dell'intero Paese: secondo i dati dell'ultimo annuario, il 39,67%, Nella Scuola Media di Stato, la percentuale dei frequentanti è addirittura del 43,17% di tutta l'Italia; invece, dato il minor livello del reddito, e quindi del tenore di vita, il numero degli alunni che frequentano le scuole private, è, sempre percentualmente, piuttosto basso (29,12% del totale nazionale): il che fa scendere la media generale a quel 39,67% che si è detto. I motivi dell'affollamento della scuola con latino li hanno ripetutamente indicati i meridionalisti, che hanno studiato in modo particolare la composizione, la cultura e l'atteggiamento mentale in genere e politico in specie della piccola borghesia meridionale; in un articolo del 1911 il Salvemini (6 ) pubblicava dati che documentano una realtà non molto dissimile da quella di oggi, e da questi dati ricavava una diagnosi che possiamo sostanzialmente far nostra. La mancanza di industrie e in genere il lento e asfittico ritmo della vita economica meridionale non offrono quell'ampiezza di possibilità di impiego che trova, invece, la gioventù della Valle Padana; la piccola borghesia, così prossima economicamente al livello del ceto contadino (che però aborre e disprezza), non vede altra salvezza per i propri figli che l'impiego pubblico, o (nell'ipotesi migliore) una delle professioni libere cui si può accedere mediante la laurea in legge. Perciò bisogna che il ragazzo passi attraverso le forche caudine della scuola media con latino, a costo di sacrifici spesso dolorosi da parte della famiglia (oltre che da parte del ragazzo,. se non ha vocazione per tale tipo di studi); se no, c'è sempre lo spettro del declassamento sociale, come conseguenza dell'insicurezza economica; declassamento cui si spera di sfuggire, appunto, con il « pezzo di carta>>rilasciato dalla scuola, specie dall'università. Si aggiunga l'attaccamento all'umanesimo formale (già in altre epoche storiche la cultura tipica delle società retrive), attaccamento che nella piccola borghesia umanistica del Mezzogiorno assu- (~ Gaetano Salvemini, La piccola borghesia intellettuale nel mezzogiorno d'Italia, in « La Voce» del 16 maggio 1911, poi ristampato in Problemi educativi e sociali dell'Italia d'oggi (« La Voce», Firenze 1922) e ora raccolto in Antologia della Questione Meridionale, Milano 1950. [117] Bibliotecaginobianco
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