Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

29,77 alunni (mentre la media nazionale era di 26,30%), e, per ogni classe, una media di 23,42 alunni (media nazionale 19,03; ma si tenga presente l'esistenza della << classi plurime »). L'annuario non dà dati sugli evasori dell'obbligo; che sappiano, da altre fonti ufficiali e non ufficiali, essere elevatissimo. Un indice indiretto l'abbiamo però nel « calo )> degli allievi dalla l" classe alla 5". Già la diminuzione delle classi è significativa: in tutta Italia, a 100 « prime )) corrispondono solo 73,23 e< quinte)>; ma nel Sud, ogni 100 cc prime )) vi sono soltanto 57,56 e< quinte )>; nelle Isole, 58,07. Più accentuata la diminuzione degli alunni. In tutto il Paese, su 100 ragazzi che incominciano la prima classe, poco più della metà arriva in quinta ( esattamente il 55,46%).Ma nel Sud vi arriva il 38,97%, nelle Isole il 38,75. Si osservino poi le differenze tra due regioni <<tipiche))del Nord, Piemonte e Lombardia, e una regione << tipica )) del Sud, la Calabria : Classi Alunni ogni I V ogni I II III V Piemonte 100 85,35 100 96,20· 94,95 76,43 Lombardia 100 86,92 100 96,08 96,32 74,86 Calabria 100 51,28 100 71,04 55,91 29,54 È a proposito di questa impressionante diminuzione (che impedisce, a chi ha iniziato le elémentari ma non le ha proseguite, di uscire dal limbo dell'analfabetismo), che torna utile ricordare la situazione economica, il bassissimo reddito e il misero tenore di vita, cui accennavamo all'inizio dell'airticolo.La miseria di molta parte della popolazione e l'insufficienza dell'attrezzatura strumentale e dei mezzi assistenziali di cui può disporre l'autorità_ scolastica (tra l'altro, se tutti gli evasori dell'obbligo si presentassero alle porte dell_ascuola elementare di Stato, questa sarebbe costretta a respingerli, per mancanza appunto di locali) impediscono in pratica la regolare frequenza. Chi ha visto, nei quartieri più miseri dei paesi più miseri, i ragazzi scalzi e cenciosi, figli di genitori in stato di bisogno cronico, intuirà i motivi dell'evasione scolastica; nè i Patronati hanno mezzi adeguati per soccorrere ed equipaggiare questi ragazzi quanto occorrerebbe. L'ISTRUZIONE SECONDARIA: LO SQUILIBRIO TRA I VARI TIPI DI SCUOLE; LA J J ASPIRAZIONE ALL IMPIEGO PUBBLICO E IL CULTO DELL UMANESIMO FORMALE - Se nell'istruzione elementare obbligatoria la col).dizione del Mezzogiorno [116] Bibliotecaginobiancù

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