Nord e Sud - anno V - n. 43 - giugno 1958

realtà è peggiore di quanto non lascino capire le cifre. Rocco Scotellaro~ nei nn. I e 2 di « Nord e Sud )), parlando delle << Scuole di Basilicata)),_ a proposito degli asili ha avvertito che i sussidi annuali stanziati dai Comuni non sempre sono effettivamente erogati; e che più generalmente sono stanziati in una misura che vale soltanto a manifestare il formale intervento dell'ente. In alcuni asili della Basilicata poi, sempre gestiti dai Comuni,. è dato riscontrare più di cento alunni per insegnante. Ciò che Scotellaro scriveva a proposito della Basilicata, è valido per molte altre plaghe del Sud. Merita inoltre di essere sottolineato il fatto che la situazione per quanto concerne i locali, e il rapporto numerico tra insegnante e alunni, è più infelice negli asili gestiti da enti pubblici ·che non in quelli gestiti dai religiosi; e che capoluoghi di provincia sono meglio dotati dei comuni non capoluoghi, in una misura superiore a quella che è dato riscontrare nell'analogo rapporto tra capoluoghi e territorio delle province in tutto il resto d'Italia. Quest'ultima constatazione contrasta con quello che prima si diceva, che cioè la minor dispersione in cascinali isolati della popolazione contadina dovrebbe incoraggiare l'apertura degli asili anche nei comuni minori, per sottrarre il bambino alla strada o talvolt~ ad un ambiente famigliare non molto migliore di quello della strada. L'ISTRUZIONE ELEMENTARE: LE DEFICIENZE DELL'ATTREZZATURA E DELLA~ ASSISTENZA; L'EVASIONE DALL'OBBLIGO - Un quadro per molti aspetti assai simile, con simili deficienze, presenta l'istruzione elementare. La più vistosa di queste deficienze è la carenza dei locali, con la conseguenza chenumerose classi contano 58-60 alunni, e molte scuole sono costrette non solo, ai doppi, ma addirittura ai tripli turni, di due ore e mezza ciascuno: in questi casi, in pratica, le tre classi che nel corso della giornata si pigiano, nella medesima aula utilizzano poco più di due ore effettive di insegna• mento ciascuna. E questo si verifica in zone ove, per le condizioni ambien-- tali, più a lungo i bambini avrebbero bisogno di essere accolti nelle aulescolastiche, per es. con il doposcuola, perchè minore è l'assistenza di cui. possono godere. a casa. Si aggiunga lo stato in cui parecchi edifici scolastici si trovano, con aule quasi senza luce e senza aria, con servizi igienici scadenti ecc. La situazione è peggiore là dove la scuola non ha un edificio suoproprio, ma è allogiata in locali di fortuna (le cosidette aule « adattate »): che possono essere stanze di abitazioni private, ma anche stalle appunto, · [114] Bibloteca Gino Bianco

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